di crvenazvezda76
Sino alla direzione Pd, nella quale Renzi ha presentato il candidato al Colle, tutti impegnatissimi a elucubrare sul mitico Patto del Nazareno.
E invece ecco la mossa Mattarella, blindata (mica alla carlona come la mossa Prodi di Bersani!) e spiazzante. In un colpo solo Renzi si libera di Berlusconi, indebolisce Alfano, mette a tacere la minoranza Pd, riavvicina Sel, isola Grillo. La Lega è un discorso a parte. Con Salvini i conti sono rimandati.
Il tutto all’indomani delle elezioni greche, delle parole ammiccanti di Tsipras (che la settimana prossima sarà in Italia e certamente incontrerà il Presidente del Consiglio).
Provo a formulare uno scenario, mettendo insieme tutti i pezzi che ho esposto prima.
Il futuro PdR è un politico moderato e amico, stimato in Italia, ma pressoché un signor nessuno all’estero. Questo renderebbe le cose più semplici sul fronte interno e lascerebbe a Renzi la ribalta internazionale, soprattutto quella europea.
Ma allora il Patto del Nazareno non è mai esistito? Sì, il Patto c’era. E Renzi lo ha usato per quanto gli è servito: le riforme, la legge elettorale, un’opposizione non troppo dura su tutto il resto.
E l’alleanza col centrodestra di Alfano? È servita per portare a casa il “resto” di cui sopra, dal Jobs Act in giù agli ottanta euro, passando per le banche.
Sembra che una buona fetta di programma Renzi lo abbia messo in saccoccia, o almeno sia a uno stadio di avanzamento di tutto rispetto, soprattutto se confrontato coi risultati dei suoi predecessori.
Ora resta l’altra parte. Quella legata ai temi della crescita e dei rapporti con Bruxelles, Strasburgo e Francoforte.
Renzi non ha mai fatto mistero di soffrire i vincoli finanziari imposti dagli organismi sovranazionali, è arrivato a dichiarare che avrebbe rispettato il pareggio di bilancio più per dimostrare che l’Italia non è quel Paese inaffidabile che vedono all’estero, che per effettiva necessità o pericolo di default.
Ed ecco perché Tsipras. Perché, se decidesse ora di far seguire i fatti alle dichiarazioni anti-austerity, visto l’alto debito pubblico italiano, la scarsa crescita e i molti altri indicatori economici non troppo confortanti, c’è bisogno di alleanze che escano dai confini nazionali, ma che godano di consenso, quando si deve giocare in casa.
Per fare questo non si può pensare certo all’appoggio di Berlusconi, ma neppure a quello di Alfano. E quindi?
Beh, se prima c’era una maggioranza utile agli obiettivi di allora, perché non puntare ora a una maggioranza per gli obiettivi di domani?
La minoranza Pd dovrebbe rientrare nei ranghi. Sel ci starebbe, così come i transfughi grillini. Il M5S è un buon serbatoio di parlamentari sempre disponibili (almeno una coppia a settimana…).
Io la butto lì. Come da premessa, è fantapolitica.
Mattarella presidente.
avrei preferito Il Monna…..
Chapeau a Renzi.
20%, vedremo alle prossime elezioni.
Alcuni sono tornati alla lega e a salvini (meno male).
Sono politicamente irrilevanti.
Il loro è un lavoro che ormai possiamo definire di denuncia degli scandali e basta.
Ma sono dei parlamentari, non dei giornalisti.
Se io dico che c’è un problema e poi non faccio nulla per risolverlo, avendone la possibilità, non sono migliore di chi il problema lo ha creato.
Se veramente fossero stati interessati alle sorti di questo paese, avrebbero fatto di tutto per proporre un nome forte, capace di spaccare il PD.
No, a loro interessava solo far fare una figura di merda a Renzi. Solo che Renzi è furbo e ha tirato fuori mattarella.
Credevano avrebbe proposto amato.
La logica di quei due è la seguente: li costringiamo a governare con Berlusconi, così gli elettori si schifano e passano a noi.
Eh no, gli elettori se la prendono con te che sei rimasto lì a guardare.
Due anni sono tanti, non hanno ancora capito come funziona. Chi prova a spiegare che così non va, viene buttato fuori.
oh….ma lo sai che non dici per niente cose sbagliate o scontate?
cos’è, hai rimpatriato il cervello anziché emigrare tu???
…così gli elettori si schifano e passano a noi…
Scusate se mi ripeto. Questo assunto (che non si è verificato) è la ragione che demoralizza tanto Chicco e gli fa concludere che gli italiani sono pecoroni.
E qui ci vorrebbe Roberto per spiegare che uno più uno non sempre fa due. Nemmeno in matematica, figuriamoci in politica.
Gli italiani si sono schifati (40 e passa di astensioni la dicono lunga), ma il mov. si è domandato seriamente perchè non si è verificato il loro assunto? Dopo due anni una domanda io me la farei.
“ma il mov. si è domandato seriamente perchè non si è verificato il loro assunto? Dopo due anni una domanda io me la farei.”
che abbia a che fare col fatto che sono italiani anche loro?…..
Continuando ad esprimere disprezzo verso i tuoi connazionali, nn fai che confermare l’atteggiamento diffuso di rassegnazione rispetto a qualsiasi possbilita’ di cambiamento.
anto, io non disprezzo. io prendo atto!
se mi portate prove in senso contrario vi chiedo scusa a tutti
poi, il fatto che io mi auguri che le cose cambino, e che si prenda un minimo di coscienza e si riacquisti un minimo di senso civico, non solo per le cose che ci fanno comodo e solo quando ci fanno comodo, questo è un altro discorso.
ma a oggi……..
geniale!
intendo la frase seguente di shevardnaze:
“che abbia a che fare col fatto che sono italiani anche loro?”
merita un premio!
è così.
Comunque che i grillini di “strategia politica” non capissero una beata fava era chiaro fin dall’inizio…
(per me non capiscono nulla anche di politica tout court, a parte alcuni punti condivisibili del tutto secondari, ma è solo la mia opinione),
anche di questo (su cui superficialmente concordo) mi domanderei il perché.
E mo’ vi affliggo con una ponderosa pensata.
Il mov. è un partito dei nuovi tempi. Il primo modello – direi un prototipo – dei nuovi tempi politici europei. Esprime la rabbia e la voglia di cambiare che si vede anche in Spagna e Grecia.
La differenza che trovo, con altre situazioni, è che non si evolve in classe dirigente. Non produce sistemi strutturati di costruzione del con-senso interno.
Poteva andar bene, all’inizio, che ci fosse una democrazia digital-assembleare all’interno. Ma è ormai verificato che non è sufficiente. E alla presunta democrazia “totale” si sta sostituendo un meccanismo autoritario (cosa che, secondo me, è una prima risposta alla domanda sul perché gli italiani schifati poi non li votano).
Faccio risalire questo problema ad un vizio originario: il rifiuto (molto ante-litteram) di Grillo di consentire una strutturazione territoriale nazionale del mov. Ricordate il primo espulso, il ferrarese, buttato fuori solo perché cercava di creare una rete nazionale? E per lo stesso motivo se n’è allontanata Sonia Alfano.
Il rifiuto di darsi strutture finisce per mettere tutto in mano a pochi.
E qui mi tocca parlare del Pd.
Dove il meccanismo di questi ultimi tempi è lo stesso. La rete territoriale è svilita al punto da farne comitati elettorali ininfluenti e le decisioni interne sono in capo a un ristretto gruppo che tratta ogni dissenso con sufficienza. Con la differenza che, avendo il Pd in mano le leve del potere, può confondere meglio le carte. E che dentro il Pd una parte della base non ha ancora capito/accettato l’idea che non conta più una beata cippa. L’altra parte scala il potere per sè e quindi non gliene importa una beata cippa.
Mi verrebbe da concludere che è lo spirito dei tempi, in Italia. E che, quindi, è qualcosa che dobbiamo tutti guardare come “cosa nostra” e non cosa d’altri. Un “modus” del nostro vivere collettivo col quale dovremmo cominciare a fare i conti.
Quindi, oltre al mov. anche tutti gli altri dovrebbero farsi delle domande.
Visto il titolo …
Se io mi chiamassi sergio mattarella, potrei reclamare il quirinale?
In base a cosa nell’appartamento ci va il sergio mattarella a cui stiam pensando tutti e non il pescatore di Patti con lo stesso nome?
Mattarella e gli italiani: ‘effetto Bergoglio’?
Mattarella e gli italiani: sempre in cerca dell’uomo del destino?
A questo giro, della Provvidenza… 😉
Lol!
psss…..transi…..guarda la mail…..
Lo sto facendo… te possino… 😉
Mumble …mumble
Guardate la data…
http://www.liberoquotidiano.it/news/505/11738324/Quel-che-confida-Berlusconi-sul-Quirinale.html
Conferma della sceneggiata (ipotizzata da tanti) a favore dei due elettorati.
Perfetto.Possiamo continuare a “mattarellare” MarcoDueSoldi (sempre Brecht). 🙂
No problem.
Vorrei solo far notare alle maddalene inconsolabili che il rischio di scivolare nel patetico aumenta…
🙂
Tu sei di un patetico inarrivabile, non temere concorrenza.
Pero’ in fi volano gli stracci, resa dei conti interna?
Schede bianche molte meno del previsto… Scontato, decidendo di non uscire dall’aula.
In effetti… così tutto ha una logica.
Chi?
Chi ne parla bene senza che questo gli crei grandi scompensi esistenziali e psicologici?
era per n.c.60 ma vedo che Giuseppe ha risposto
Stamattina ho letto i vostri commenti ed ho visto due o tre volte che qualcuno parla in maniera positiva della Repubblica Presidenziale. Allora spiegatemi , fate capire ad una tontolona come me ,cosa c’e’ di buono nell’elezione diretta del PR perche’ io, con questo “popolo italiano” proprio non la vedo.
cara nc, se ti riferisci ai miei commenti ti spiego immediatamente.
i miei richiami al presidenzialismo non sono di condivisione, ma provocatori.
voglio solo dire che in italia tutti quelli che non la vogliono, una repubblica presidenziale, il cui primo punto è l’elezione diretta del pdr, sono quelli che si stracciano le vesti perché il “popolo” non viene interpellato oggi, in una repubblica parlamentare, su questa scelta.
ma aggiungo. il presidenzialismo in italia? d’accordo conte. lasciamo perdere. ma se proprio si vuole parliamone. in modo serio
Mi pareva strano. Pero ‘ ho voluto un chiarimento. Caso mai uno passasse di qui e leggesse i commenti senza sapere del prima , potrebbe non cogliere la vena provocatoria.
anche perché noi non ne parliamo, ma stanno trasformando il PdC in un simil presidente repubblica presidenziale eleggendolo con il 36% dei voti
quindi giuseppe eleggere il governo o il pdc, non vedo quali danni (diversi da quelli che già provoca) potrebbe provocare
è lì che sbagli.
se vai ad eleggere direttamente il pdc, lascia stare con quale percentuale, dal momento che è un ballottaggio a decidere (poi la percentuale dei votanti che da la partecipazione politica è un problema contingente che va affrontato in altra sede), stai apportando un forte cambiamento all’architettura costituzionale (se ci aggiungi un senato come quello che si profila poi…..). e vengono meno dei contrappesi.
quando dico che della questione, compreso il presidenzialismo o semipresidenzialismo, si dovrebbe parlare seriamente lo faccio alla luce di tutto ciò.
un potenziamento del pdr, eletto direttamente con suffragio universale, in ottica semipresidenziale (viste le attribuzioni che si profilano per il pdc con questa riforma), potrebbe essere un riequilibrio di pesi e garanzie nelle istituzioni.