segnalato da n.c.60
Questa volta la segnalazione non riguarda un articolo, un libro, un convegno…ma una web-tv che si occupa di criminalità organizzata in Emilia Romagna.
Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza della criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, tiene continuamente allerta le forze dell’ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo
Pippo Fava, giornalista ucciso da Cosa Nostra
Cortocircuito è un’associazione culturale antimafia di Reggio Emilia, formata da studenti universitari. Nasce nel 2009 come web-tv e giornale studentesco indipendente.
Nel 2013 Cortocircuito ha ricevuto il premio, consegnato all’Università di Bologna, come migliore web-tv di denuncia d’Italia per “il coraggio nel raccontare attraverso video-inchieste e cortometraggi la criminalità organizzata in Emilia”.
Nel 2014 il presidente del Senato Pietro Grasso, durante il 20° Vertice Nazionale Antimafia a Firenze, ha consegnato il “Premio Scomodo” nelle mani del coordinatore di Cortocircuito.
Hanno parlato delle attività di Cortocircuito numerose testate nazionali (La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Il Corriere della Sera, L’Espresso, La Stampa, Rai 1, Rai 2, Radio 1 Rai, Radio Capital, Il Secolo XIX, l’Ansa). Inoltre cinque libri citano l’associazione Cortocircuito (Qui).
Cortocircuito ha vinto anche il premio “Iustitia” conferito da parte dell’Università della Calabria, con sede a Cosenza, oltre al premio “Rocco Cirino” dell’Osservatorio Molisano Legalità.
L’associazione Cortocircuito si impegna particolarmente nell’organizzazione di incontri antimafia e iniziative di informazione e sensibilizzazione sulla criminalità organizzata. Tali incontri si svolgono sia all’interno delle scuole superiori, con specifici progetti e laboratori sulle mafie, sia in luoghi pubblici, come Palazzo Allende, l’Università di Modena e Reggio Emilia, la Gabella, parco Cervi, piazza Casotti e la Sala del Tricolore (sede del Consiglio Comunale di Reggio Emilia, dove Cortocircuito ha organizzato un intenso ciclo di incontri antimafia).
LA STORIA
Cortocircuito è nato nel giugno 2009 dall’impegno di una ventina di studenti delle scuole superiori, con l’intento di fare informazione su temi spesso taciuti e trascurati dai media tradizionali.
Uno degli obbiettivi iniziali era essere un luogo di scambio di opinioni e di idee tra tutti gli studenti: dai licei ai professionali. Infatti fin dai primi mesi i lettori sono stati invitati ad esprimere le loro opinioni commentando gli articoli e inviando pareri. Già dall’inizio hanno partecipato al giornalino ragazzi di ben dodici scuole superiori di Reggio Emilia.
Dopo pochi mesi di vita, all’originario giornale cartaceo, si è aggiunta la versione online, un sito-blog dove si possono leggere tutti gli articoli e conoscere i progetti (www.cortocircuito.re.it). Nell’estate 2010 il giornale studentesco Cortocircuito è diventata anche una web-tv, realizzando cortometraggi, inchieste, interviste, videomessaggi e anche alcuni collegamenti tv a livello nazionale.
Dall’autunno 2010 l’attività è mutata progressivamente, incentrandosi sempre di più nella realizzazione di video-inchieste e nell’organizzazione di incontri pubblici con magistrati, giornalisti ed esperti, ricoprendo anche un ruolo da protagonista nelle rassegne contro le mafie di Reggio Emilia. Oltre a iniziative in altre città dell’Emilia-Romagna.
Alcune inchieste sono state proiettate in anteprima pubblicamente registrando un’affluenza di diverse centinaia di spettatori; su Youtube alcuni video hanno superato le decine di migliaia di visualizzazioni. Tre studenti universitari hanno inserito Cortocircuito nella loro tesi universitaria, come “progetto innovativo di cittadinanza attiva nel contrasto alle mafie”.