Socrate et alia

Cari Amici,
di seguito un breve quadro riassuntivo (con opzioni) delle proposte che sono state avanzate nei giorni scorsi per dare il nostro contributo alla causa greca. Vi chiediamo di esprimere opinioni e preferenze e di offrire la vostra generosa collaborazione ( 🙂 ).

[Gli autori delle singole proposte possono precisarle meglio e/o correggere eventuali errori riportati in questo post]

1) Socrate (testo di Nammgiuseppe):
a. Appello con raccolta firme e donazioni via avaaz.org o altro canale.
b. Appello con raccolta firme tradotto in quattro lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco) da diffondere in modo virale Urbi et Orbi (proposta di Ciarli*). Da definire la questione delle donazioni. Naturalmente in questo caso avremmo bisogno di volenterosi traduttori…

2) Raccolta fondi: preferenza per S4A che, però, sembra avere qualche complicazione/difetto nel meccanismo di donazione. Boka sta traducendo in italiano un corposo documento scaricato dal sito di S4A da pubblicare sui Transiberiani e, possibilmente, sullo stesso sito di provenienza (previo consenso), allo scopo di favorire le donazioni. N.C.60 ha preso contatto col suo referente di zona della Lista Tsipras per cercare di ottenere la necessaria autorizzazione.

3) Idea Net.Art di Boka: le firme generano una qualche immagine in progress.

4) Idea prankster di Ciarli*: un qualche genere di messaggio fortemente ironico e provocatorio che attiri l’attenzione anche dei media. Esempio: proponiamo di sostituirci, in parte, alla Germania nel rimborsare i suoi debiti di guerra verso la Grecia, dato che i tedeschi non li vogliono riconoscere.

*Ciarli suggerisce di concentrarci su un’idea sola per realizzarla al meglio.

262 comments

    1. > né efficacissima, né dannosissima…
      Definisce bene la frammentazione delle iniziative che ho rilevato negli scorsi giorni.
      Quanti appelli pro-Grecia sono attivi in questo momento su Internet senza che l’uno sia al corrente dell’altro?
      E dire che uno dei principi fondamentali di un network è la sincronizzazione dei dati…
      dato di fatto o dato disfatto?

              1. Hai due ‘lampadine’, una funzionante, una bruciata.
                Hai due ‘religioni’, una che adora le lampadine, l’altra che adora la luce.
                Per evitare una guerra di religione bisognerebbe definire che la vera ‘lampadina’ è solo quella bruciata.

  1. Facciamo il punto della situazione. Negli ultimi tempi in questo blog ( un blog un po’ sui generis ,ammettiamolo, un’ assemblea permanente indisciplinata potremmo definirlo ) alcuni hanno espresso l ‘ urgenza di attivarsi ( un po’ ). Da qui la voglia di coinvolgere anche gli altri compagni di blog. Leggendo un bel testo di namm e’ partita ( e qui direi da tutti ) l’idea di farne un appello da diffondere in rete chiedendo l’aiuto-collaborazione degli altri blog “compagni” ecc… Poi e’ venuta fuori l’ idea di raccogliere fondi, ammettendo subito che noi non siamo attrezzati per farlo direttamente, ma dobbiamo necessariamente appoggiarci ad una struttura gia’ esistente. E qui e’ partita la ricerca di quale struttura. Nel frattempo e’ ” scoppiata ” una discussione ( apposta dico cosi ,rende bene il ” clima ” che ha vissuto il blog in quei 2-3 giorni ) tra chi pensa che la raccolta fondi e’ niente piu’ che una ” elemosina” e chi invece sostiene che e’ una azione politica. Azione politica come azione politica e’ l’attivita’ solidale di Siryza in Grecia. Assolutamente azione politica di ” supporto ” ( piccolo ok) per contribuire alla ” resistenza ” di Siryza in Grecia. ( e chi non capisce questo allora ha perso in partenza, perche’ se non riscopriamo l’unita’ ,la collaborazione ,l’ azione congiunta qualsiasi ” cosa” sara’ destinata a fallire e non parlo certamente solo di questa cosa organizzata qui).

    1. > chi non capisce questo allora ha perso in partenza
      Se l’ansia potesse salvare il mondo poi ci toccherebbe salvare il mondo dall’ansia.

    2. se non riscopriamo l’unita’ ,la collaborazione ,l’ azione congiunta qualsiasi ” cosa” sara’ destinata a fallire

      a me sta bene l’unità, ma su quello che dico io.

    3. (Continuo ,non vedevo piu’ la schermata). Dunque tornando a noi, per avere informazioni al riguardo, cioe’ trovare l’organizzazione giusta abbiamo attivato una ricerca In rete , e abbiamo visto che di organizzazioni ce ne sono tante . Solidarity4all al momento sembra dalle informazioni lette qua e la’ ,quella piu’ seria o comunque quella che fa cio’ che ” vogliamo noi” cioe’ aiuto vero . Ma per averne certezza ho domandato anche ai miei referenti di zona della lista Tsipras, dai quali attendo risposta. Neanche farlo apposta, l’appello con relativa raccolta firme e’ saltato ( direi solo accantonato ) perche’ ne e’ partito un altro, praticamente sovrapponibile. ( questo a dimostrazione che lo spirito che pervade questo blog si sta ” magicamente” mettendo in ” linea” con gli altri umori provenienti dalle anime della variegata sinistra italiana – Ottimo segno!). Considerato che il sito di S4all e’ solo in inglese e francese , bravi volenterosi si sono dati il compito di tradurre le 24 pagine di presentazione anche in italiano. Qualcuno ha fatto notare che la vita del blog e’ un po’ rallentata da questa azione cioe’ risente negativamente della mancanza di alcuni commentatori di spicco che adesso sono attivi sul campo ( stanno lavorando alle traduzioni. ) . Il dono dell’ubiquita’ non e’ nelle possibilita’ umane ,ma la pazienza si, quella la si puo’ richiedere . E chi vuole e se la sente puo’ attivarsi e cominciare a commentare sul blog , cosi da tenere vivo il dialogo con il gruppo non impegnato al lavoro, credo che sarebbe ” un lavoro di supporto” pure quello. Ok?

      1. consiglio spassionato e amichevole, tentare di disciplinare questo blog equivale alla maestra che dice ora basta… iniziano a volare le cimose… in questo caso metaforiche…

        1. Non volevo assolutamente disciplinare questo blog. Non e’ nelle mie abitudini . Se ti ho dato questa impressione mi dispiace. Ho solo fatto il punto e ripreso commenti qua e la ‘ . Poi scusa,se ho parlato di lavoro di supporto ma era tra virgolette.

        1. tu hai una fabbrica di tortelli o di chiacchere? è carnevale.
          cque, sempre Porsche,Maserati fa pena. se mai la cambierò, è con Lexus

          1. il principe era il nostro amato Renzi, la notiziona del giorno era la visita a Mirafiori all’altrettanto amatissimo Marchionne dove ha preso visione del nuovo Suv maserati, sei sempre la solita coda di paglia… cmq fabbrico tortelli e me li mangio produzione e consumazione in proprio ahahah

    1. l’idea è quella scritta nel post, i giga di byte consumati è la ricerca e il modo di vedere se riusciamo ad essere un capellino di più che cazzari, ma la cosa non è semplice, siamo conservatori in fin dei conti

  2. La Grecia chiederà un proroga del programma di aiuti, quello accettato dal precedente governo.
    Un programma di aiuti imposto da chi ha contribuito a creare la crisi greca, e accettato e firmato da quelli che nella crisi hanno portato un intero paese.
    Tra le tante condizioni che l’attuale governo pone la più significativa è la richiesta di un cambio degli interlocutori e delle modalità secondo cui discutere la transizione verso un nuovo patto.
    Sarebbe un enorme successo riuscire a portare sul piano politico il problema, sostituire al tavolo delle trattative i burocrati con i governi eletti.
    Già, ma nel mentre cosa fanno i governi eletti (o più o meno eletti)?
    Cincischiano. Non prendono posizione. Tutti ad aspettare le dichiarazioni della bce e della Germania.
    Intanto la finanza internazionale, calcolatrice alla mano, fa i conti di quanto possa costare l’uscita della Grecia dell’euro. Dai primi calcoli sembra che non sarà una tragedia. Spiccioli.
    Ma questi sono freddi numeri. Perché credo, e se la Grecia dovesse uscire dell’euro me lo auguro, il prezzo politico sarà ben più alto.
    La bancarotta greca (in realtà già avvenuta qualche hanno fa), causata da un diktat più finanziario che politico, porterà una crescita dell’antieuropeismo. I cittadini europei, quelli che all’Europa credono davvero per primi, non vorranno più vivere in un’Europa che si sostituisce alla sovranità popolare e che chiede a un governo (che ha detto e dimostrato in tutti i modi di credere al progetto europeo e di volerlo cambiare, riportando lo sulla via indicata da coloro che alla comunità europea hanno dsto inizio) di scegliere tra la vita e la dignità del popolo che rappresenta e i calcoli di banchieri senza scrupoli.
    Il risultato delle trattative che si stanno svolgendo oggi avranno certo un seguito. Bisogna solo capire qual’è il segno che questo seguito avrà…..

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