161 comments

      1. consiglio di leggere le ultime settimane della sueddeutsche zeitung (il secondo giornale tedesco, se si esclude la bild, che non classifico come tale, e paragonabile al guardian), per vedere quante posizioni sfumate ci siano e quante critiche siano state mosse all’atteggiamento della merkel.
        potete cominciare dal titolone che c’è adesso, per dire.

        ma capisco, vi servono i ‘tedeschi’.

              1. si heiner
                ma è come linkare i servizi di report ai tedeschi per far vedere che gli italiani odiano gli sprechi pubblici
                se poi nella stanza dei bottoni continuano imperterriti di cosa stiamo parlando ?

                1. caro sun, dato che in germania mi sono trovato spesso a combattere le generalizzazioni sugli italiani (e non era facile, visto che al governo avevamo berlusconi… giĂ , e noi ci possiamo proprio permettere di parlare delle magagne altrui….), adesso combatto le generalizzazioni sui tedeschi (e non ti racconto quello che ho dovuto ascoltare sui napoletani…)

                  1. ti va bene che non ci sei ora che c’è renzi

                    battute a parte, personalmente non ho mai scritto dei tedeschi, ma sbagli in questo punto “basta un governo invece di un altro, basta un bush invece di un obama”
                    berlu, monti, letta e renzi non hanno invertito un bel niente, fra bush e obama ci sono differenze, ma le linee guida degli stati uniti non sono cambiate, dai “tedeschi non voglio niente (oramai neppure dalle tedesche in villeggiatura), ma dal loro governo si.
                    Ed il loro governo presta il fianco a parecchie critiche, che poiché si riflettono anche sulla nostra vita mi sento titolato a fare
                    delle magagne del nostro oltre a lamentarmi, posso, per il poco che mi è concesso, provare ad influenzarlo con il voto, quello tedesco posso solo contestarlo e non avendo modo di influire su esso, il senso di impotenza può portare al rancore
                    non parlo di me (ancora) ma Ă© un percorso comprensibile

                    1. per me la riforma sanitaria – nelle condizioni in cui l’ha portata avanti, con un parlamento a sfavore – è stata una mezza rivoluzione per gli americani. sarĂ  che da diabetico sono portato ad apprezzare particolarmente, ma è qualcosa di piĂą, è un germe. piccolo, ma.

                      se comprendiamo i rancori per impotenza annnamo bbbene. 🙂
                      basterebbe semplicemente rendersi conto dei pericoli e attenuarli (cosa che la germania e gli altri non stanno facendo)

                      ultimo punto, e piĂą importante:
                      ricominciamo dalle domande base. la questione greca mette in ballo alcune variabili politiche. mi fermo alle piĂą superficiali, forse, ma:

                      1) ci sono stati conservatori e non pigs che sono a favore del taglio o azzeramento del debito greco? quali sono gli stati (o le etnie?) illuminate?

                      2) ci sono stati non pigs (conservatori o laburisti) che sono a favore del taglio o azzeramento del debito?

                    2. se ricordi sono stato uno che ha difeso la riforma qui sul blog, ma la linea del governo non è cambiata di molto rispetto ai bush
                      la domanda è sbagliata heiner, tutto qui
                      la domanda è: la soluzione (tu dici) è “più europa”. Ed io ti ho già chiesto, chi sta facendo qualcosa in questo senso ? come ? dove ?

                      perché o siamo europa, e non ci sono pigs e non pigs o non siamo niente (ricordi l’esempio del salva roma ?)

              2. ps: sembrerebbe proprio banale pensare in termini concreti, capire come si svolgono i dibattiti, vedere quali sono gli interessi in campo (e a volte basta una virgola, basta un governo invece di un altro, basta un bush invece di un obama…), eppure pare che sia piĂą comodo (come sempre nella storia) ricorrere alle semplificazioni
                greci = buoni (anche alba dorata?)
                tedeschi = cattivi (ma che dico cattivi, bevitori di birra, ruttatori a go-go, eccetera)

                pace, c’è sempre qualcuno che lo deve dire, anche se è banale, anche se le persone intelligenti non dovrebbero nemmeno metterlo in dubbio. ma tant’è.

                  1. lascia stare mann. che non ha scritto solo in doctor faust(us). bellissima è la rappresentazione dell’italia fascista in mario e il mago. che ha avuto periodi destrorsi e periodi liberali, ma che non amava banalitĂ .
                    se vuoi discutiamo sul doctor faustus, sul senso storico e anche sulle contraddizioni che di fatto ci sono, ma sono questioni accademiche. sarebbe anche interessante leggere le varie versioni dell’ideologia tedesca (non quella di marx e engels). gli studi di furio jesi sono molto belli, ma ce ne sono altri che trovano il fulcro di questa famosa anima nel concetto (polivalente, certo) di romanticismo. per non parlare poi della questione protestante e cattolica, e poi ci vorrebbe quella geografica, perchĂ© almeno in baviera si riscontrano facilmente vicinanze con lo spirito ‘alpino’, che va oltre quello linguistico o religioso.
                    ma lo farò quando sarò di nuovo a casa.

                    1. …e poi, anche a voler prendere il mann vero ideologo delle nazioni, quello delle considerazioni di un impolitico… io spererei che la nostra analisi abbia superato quelle metodologie, però…

                    2. Mi preoccupa che si definisca “accademica” una discussione di questo tipo, forse perchĂ© fondata su fonti di letteratura e artistiche
                      Il nazismo e il pangermanesimo si sono fondati spesso su fonti “accademiche” e persino altamente filosofiche, facendone una vulgata appetibile e che ha avuto gran successo.

                    3. vabbĂ©, allora dico semplicemente che preferirei una discussione piĂą politica in senso stretto che un’analisi dell’anima delle nazioni.
                      e in fondo è pur utile capire cause e motivi del ‘sentire popolare’, ma giĂ  ho elencato alcuni temi aggiuntivi. poi andrebbero considerate lo spettro dell’inflazione, il senso e i resti dell’esperienza ‘sovietica’ nella ddr, eccetera. insomma, per dire che sarebbe interessante, ma forse un’altra volta.

                  2. …ma il punto è che anche considerando il ‘sentire popolare tedesco’ non tornano alcune generalizzazioni lette qui. dipingere un popolo tedesco contro un popolo greco,…. non regge proprio, oltre ad essere inutile e dannoso (come è noto amo lavorare con le differenze, non con le identitĂ )

            1. entra nel merito e evita di scrivere banalitĂ , stiam parlando di cose serie. non di quotidiani. Mann era tedesco. ha attraversato tutte le contraddizioni del suo paese, dal sostegno alla guerra all’assunzione di responsabilitĂ .
              Ma se vuoi un titolo per la zeitung, mandagli “errare è umano, perseverare è diabolico”.
              ChissĂ  che capiscano

              PS
              sugli ebrei. la tradizione e la religione usati come leva dii identità non è che siano meno diabolici, in effetti..
              Non a caso li porta a equiparare qualche decina di militari israeliani illegalmente occupanti territori uccisi, a migliaia di civili massacrati in casa propria.
              Danni collaterali, come quelli di Merkel e Schauble ( e della SPD)

  1. In quanto agli irlandesi ci sono tanti modi per essere ribelli. Chi è stato a Dublino avrĂ  notato come le porte delle case sono tutte di colore diverso e spesso dipinte in colori brillanti. Pare che l’origine non sia una scelta estetica ma la reazione degli irlandesi alla richiesta di dipingere di nero le loro porte in segno di lutto per la morte della regina Vittoria.

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