Non c’è più religione

segnalato da domiziasiberiana

Le scuole religiose di Livorno pagheranno la tassa sull’immobile

da internazionale.it, 25 luglio 2015

La Corte di Cassazione ha riconosciuto la legittimità della richiesta dell’imposta comunale sugli immobili avanzata dal comune di Livorno agli istituti scolastici gestiti da enti religiosi. Nel 2010, l’ufficio tributi del municipio toscano aveva mandato alle scuole paritarie una cartella esattoriale per riscuotere l’Ici degli anni dal 2004 al 2009. Gli istituti si erano opposti e i primi due gradi di giudizio avevano dato loro ragione.

I giudici della Cassazione invece hanno ritenuto che, visto che gli studenti pagano per frequentare una scuola paritaria, essa è da considerarsi un’attività commerciale a tutti gli effetti, anche se non ha fini di lucro. E come tutte le attività commerciali è obbligata a versare l’imposta. Gli istituti quindi devono saldare gli arretrati. In particolare, le scuole Santo Spirito e Immacolata devono restituire al comune 422.178 euro. È il primo procedimento giudiziario su questo tema che arriva a sentenza definitiva in Italia.

Il segretario generale della conferenza episcopale italiana (Cei), monsignor Nunzio Galantino ha criticato la decisione: “Si tratta di una decisione pericolosa e ideologica, che intacca la garanzia di libertà di educazione richiesta anche dall’Europa. Non ci si rende conto del servizio che svolgono gli istituti paritari. Non è la chiesa cattolica ad affamare l’Italia. A scegliere le scuole paritarie sono un milione e 300 mila studenti, con grandi risparmi per lo stato. Mentre gli istituti paritari ricevono contributi per 520 milioni di euro, lo stato risparmia sei miliardi e mezzo”.

“Penso che forse ci sia una riflessione da fare”, ha dichiarato il ministro dell’istruzione Stefania Giannini in merito.

Leggi anche:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/24/ici-imu-alla-chiesa-la-cassazione-ha-ragione-il-comune-di-livorno-le-scuole-religiose-devono-pagarla/1903904/

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/25/tasse-sugli-immobili-anche-a-scuole-religiose-la-cei-sentenza-pericolosa-e-ideologica/1905875/

74 comments

  1. I giudici della Cassazione invece hanno ritenuto che, visto che gli studenti pagano per frequentare una scuola paritaria, essa è da considerarsi un’attività commerciale a tutti gli effetti, ANCHE CE NON A FINI DI LUCRO. <—— MBWAHAHAHAH

      1. leggevo sul piano B e dalle polemiche sui codici fiscali, sulla difficoltà del piano segreto da estendere da 5 persone a 1000, infine dall’uso di un app… se poi il piano B è stato accantonato posso comprenderlo

        1. La storia del piano B è vecchia. A dirti il vero in Grecia se ne parlava, vox populi, già l’estate scorsa (quando Syriza era in crescita ma non aveva ancora vinto le elezioni).
          Tirarla fuori adesso mi puzza molto di guerriglia che punta a fomentare il casino dentro Syriza, che ha già comunque i suoi bei problemi a tenersi insieme.

          1. la polemica sull’appropriazione dei codici fiscali è chiaramente strumentale, inoltre è chiaro che tentino di dividere i due… ma i particolari sul piano B che Varou ha accettato di svelare proprio per rintuzzare queste polemiche, sono abbastanza chiarificatrici, per me il piano B no avrebbe retto sul campo e il rischio di dover usare la forza era altissimo

              1. Secondo me è servito prima di tutto a loro stessi per non chiudersi, anche mentalmente, dentro una situazione T.I.N.A.
                Resto dell’idea che, al fondo ci sia stato un filo di ingenuità. Il non riuscire a credere che li avrebbero davvero stranglati. Invece li hanno anche impalati e poi crocifissi.
                Però ti voglio dire una cosa.
                Sono tornata dalla Grecia ieri. E già due persone (amabili e benpensanti borghesi, eh, mica dei rivoluzionari) mi hanno detto: ah, poveretti, è disgustoso quello che gli hanno fatto. Dobbiamo aiutarli.
                Metti pure che sia solo buonismo (lo è), ma è importante la percezione della mostruosità che abbiamo di fronte.

                  1. mi confermi quello che pensavo, consolidamento interno, governare, attaccare per quanto possibile determinati privilegi le “100 famiglie” in fin dei conti con il cappello delle imposizioni UE …
                    Chissà invece pare che Varou si stia muovendo all’esterno, in Europa a cinguettare e creare una rete alternativa… ma hanno veramente litigato?

                1. credo che fossero coscienti, ma allo stesso tempo pensavano ( soprattutto tsipras) di riuscire a smuovere politicamente altri paesi ( Francia e Italia), lo sbaglio di valutazione in questo caso era che al di là di convenienze i due governi in questione sono debolissimi…

                  1. sì, secondo me pensavano che almeno la Francia (non credo che sull’Italia contassero granchè) li avrebbe davvero sostenuti.
                    #hollande-mollusco-servo-dei-padroni. ahahahahahah

                2. Passando dalla grecia all’italia non bisogna dimenticare che con il discorso del fiscal compact anche noi avremo la nostra croce da portare nei prossimi anni….
                  Poi come il venditore di pentole maschererà la cosa è un’altro discorso.

                  1. Non nei prossimi anni. Nei prossimi mesi.
                    Vedi la questione sanità. Adesso facciamo i bravi scolaretti e apriamo definitivamente il mercaot della sanità ai privati. Ovvero lo apriamo abbastanza perchè sia conveniente anche per le grandi corporation.
                    Dovessimo mai (e quando mai, con questi?) decidere che no, non apriamo altre porte ai mercati, vedi come diventerebbe bollente la questione del nostro debito.

            1. il 40% ha votato no e sarebbe stato sempre un 40% contro l’uscita…
              la probabilità di usar la forza c’era tutta… specialmente considerato che alba dorata aspetta solo i disordini giusti per far casino e che di sicuro qualcuno che con la protesta non avrebbe granché da spartire avrebbe avuto di che fregarsi le mani (piatto ricco mi ci ficco!)

  2. Due cose.
    1) Non si capisce per quale motivo le scuole private religiose che incassano rette ,in alcuni casi, anche molto sostanziose non debbano pagare l’IMU. Tendenzialmente escluderei dal pagamento solo gli edifici adibiti esclusivamente al culto (di qualsiasi religione).Per tutto il resto e come per i normali cittadini , paghi.
    2) Ho letto la storia del taglio alla sanità proposto dalla Lorenzini.Nella sanità ci sono ancora tanti sprechi e tante ruberie da eliminare ma questi che tagliano? Alcuni esami medici.Pezzo per pezzo stanno smantellando lo stato sociale.Non so dove arriveremo se qualcuno non li ferma.M2c mi invita a tenere i nervi a posto.Io ci provo ma come fai a non incazzarti e mandali affanculo? E meno male che “loro” sono i riformatori…………….Sì i riformatori di una cippa!!!

    1. Ecco appunto, come fai a non mandarli a fanc..o? Come fai ad ascoltarli ogni giorno nelle aule parlamentari?

      Ieri mi son visto un video della Sarti che con forte accento emiliano smontava la nuova legge bavaglio. Poi ho guardato tanti altri video degli interventi in aula, diciamo quelli piu’ tecnici, e dopo che ne ho visti un po’ la domanda era proprio… ma che cazzzo stan li a fare se ogni due leggi o c’è la fiducia o c’è la delelga in bianco od entrambe? come fanno a non mandarli affanc…?

      Poi ho anche cercato i video in aula di Civati e ce ne sono credo 5: Legge elettorale, jobs act, diritti civili per le coppie di fatto, e un’altro paio che non ricordo… dateci un occhiata e poi riportatemi i vostri commenti se potete

    1. la mia idea (non solo mai, ma insomma, per dire che è la posizione che sostengo da secoli e secoli amen) è:
      – sostituire con ‘storia delle religioni’

      1. era quello che sostenteva mio padre
        io farei piuttosto “cittadinanza e integrazione”
        rispetto degli altri, parità dei diritti, conoscenza e rispetto di religione e tradizioni altrui….

        1. se ‘storia delle religioni’ avrebbe comunque difficoltà enormi a passare, ‘cittadinanza e integrazione’…. 🙂

          forse riprendere la vecchia ‘educazione civica’ (costituzione, norme, funzioni parlamentari, partiti, ecc.), potrebbe essere più semplice.
          però io penso che in fondo la carica rivoluzionaria più forte ce l’avrebbe proprio ‘storia delle religioni’, anche ammettendo, similmente a quanto avviene per i programmi di geografia o storia, una suddivisione dei pesi rispetto alla nostra realtà italiana.

          ps: comunque non abbiamo chance. siamo un paese di.

  3. C’è ANCORA RELIGIONE

    Tuttalpiù, nel rispetto della Costituzione, le detrazioni fiscali o i sussidi a scuola private paritarie religiose avrebbero dovuto esser possibili per supplire in casi si emergenza ad alcune carenze contingenti della istruzione pubblica statale.
    Che è poi il motivo (oltre a quello ipocrita della concezione educativa) per il quale queste scuole rivendicano il loro esser necessarie.
    Ma di supplenza doveva trattarsi, in sessant’anni lo stato ha avuto il tempo di provvedere, e per stato intendo governi ed enti locali.
    Quasi nessuno lo ha ha fatto, così da consentire il perpetuarsi di questa assurda rivendicazione, che porta a far si che in molte primarie (e persino negli asili) si dicano le preghiere.
    L’elenco di chi ha preferito pescare in quel bacino elettorale sarebbe lunghissimo, e comprenderebbe molti “sinistri”, con dentro Ulivo e PD.

    1. …è veramente un paradosso… sono stato all’asilo dalle suore e non dicevamo preghiere (almeno, a quanto mi ricordi, e ho un sacco di ricordi, ma non questo), e ora….

        1. da me niente. anche se la maestra era una baciapile, non ci ha mai fatto fare religione, e tantomeno ci faceva pregare. unica eccezione: fare il segno della croce quando suonavano le campane a mezzogiorno.
          io ero l’unico ad avere otto a religione (gli altri avevano sette) perché la domenica leggevo in chiesa…

  4. TAGLI INDISCRIMINATI ALLA SANITà

    Come si fa a diminuire le tasse? Si stabilisce una soglia oltre la quale chi ha bisogni d esami medici paga. Film già visto.
    E’ un sequel…..poi tornerà Monti con la tassa per l’Europa e noi andremo a curarci in Estonia, ti accoppano ma costa meno, come i dentisti bulgari

    1. Mi pare di aver capito che si vogliono imporre tetti agli esami e ai medicinali/cure prescritti dai medici, sanzionando quelli che li superano.
      A questo punto immagino che tra i medici di base ci sarà la tratta dei peggio acciaccati; “Quanto vuoi, te che sei in budget, per prenderti qualcuno dei moribondi che mi fanno sforare?”
      O, più semplicemente, esami, farmaci e cure gratuite saranno negati a una platea sempre più vasta.
      Auguri!

      (Mentre nei neoliberistissimi USA Obama è riuscito a introdurre un minimo di copertura sanitaria)

      1. Non so come funzioni la”copertura” sanitaria introdotta da Obama,ma ad occhi chiusi mi sento di scegliere la nostra malconcia sanita’.

        1. Puoi scommetterci che, finchè dura, la nostra assistenza sanitaria è preferibile.
          Il guaio è che mentre la direzione imboccata da Obama è estendere quella che abbiamo imboccato noi è togliere.

        2. ma qui si pensa di “malconciarla” di più. Se si parlasse solo di tagliare gli sprechi sarei d’accordo d’accordo. Però alcune cose (centrale unica per gli acquisti) in teoria esistono già, ad esempio nella pubblica amministrazione, e funionano poco.
          Un conto è, infatti, se riduci a costo standard alla famosa siringa, altro se per contenere la spea TAGLI la possibilità di fare esami preventivi, riducendo lo screening in alcuni settori.
          Oppure restingendo i destinatari.
          Inoltre se c’è chi riesce a star nei budget pr conto suo, perche ridurre la sua autonomia di scelta?
          Ce la si prenda con le Regioni che i soldi li buttano in ospedali fantasma e primari a gogò (Sicilia, ad esempio).
          Questa operazione rsparmio, invece, spara a zero su tutti, e credo che lo scopo finale, oltre a tagliare ancora di più il resdiuo stato sociale persino dove cercano di farlo funionare, sia quello di aumentare il ricorso al privato.

          1. Mentre noi disquisiamo di chi è più spendaccione, le grandi corporation della sanità privata scaldano i motori.
            #Come-aprire-un-nuovo-mercato-che-non-c’era-o-era-troppo-piccolo-per-i-grandi-affari

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