104 comments

  1. Non mi piace discutere di questi avvenimenti. Di solito cado in una sorta di mutismo che rappresenta l’unica forma di compassione che un laico può esercitare. Tacere per non diventare uno dei tanti sciacalli o (caso molto comune in Italia) semplicemente un barbaro stupido che pensa di essere diventato Cicerone al Senato.
    Mi ha però colpito molto la prima frase di M2c:

    “Da anni si coltiva l’ideologia dell’odio contro il sistema occidentale (i costumi, la tolleranza, la democrazia, l’eguaglianza di genere, ecc.) su base religiosa (fondamentalismo islamico).”

    Mi ha colpito perchè la complessità intellettuale (e rarefatta) di alcuni concetti è tale che, personalmente, non avrei avuto il coraggio di scriverla:

    “sistema occidentale” e mi domando quale? Quello di Breivik ad Utoya? Quello dei massacri improvvisi e senza scopo negli USA? Quello del Napalm e dell'”agent orange” in Vietnam? Quello di Auschwitz? Quello di Hiroshima e Nagasaki? Quello dei gas della Prima Guerra Mondiale? etc…etc (e, avendo un estremo senso della dignità personale evito i colpi bassi e facili tipo la Santa Inquisizione o Salem).
    Quale sistema Occidentale? Quello delle riviste patinate e della paccottiglia ad uso e consumo di navigatori di piccolo cabotaggio con un orizzonte storico mediamente di dieci giorni se va bene (un anno nel caso del sistema moda)?
    Quale sistema occidentale? Quello del primo stato confessionale (naturalmente in regime di libero mercato per cui gli dei sono tanti ed in concorrenza ed a tutti è permesso di costituire la propria chiesa per la piena customer satisfaction, o dei fedeli se volete) che senza timore di mostrare una preoccupante convinzione di essere la nazione prediletta si muove a colpi di “God Bless America” e che muove da “E Pluribus Unum” a “In God we trust” (ripeto, i soldi sono soldi, che sia il dio di Abramo o quello di Hubbard non conta).

    In termini religiosi, una volta per tutte (giacchè sono cascato su Abramo), cattolici, musulmani ed ebrei condividono lo stesso dio per cui le intolleranze sono generate con le stesse tecniche e motivazioni (senza contare le divisioni interne, parliamo di sunniti e sciiti ma vogliamo parlare delle carneficine tra calvinisti, luterani e cattolici?) ma ovviamente giacchè ci siamo secolarizzati ed a noi ci sbattono le tette in faccia mentre le donne musulmane (quelle ricche ovviamente) spendono comunque da Victoria’s Secret ma lo nascondono, sembriamo molto più evoluti.

    Mi fermo qui, perchè, come ho detto, quella semploice frase di due righe richiederebbe un saggio in 6 libri e dodici tomi a meno di non volerla usare semplicemente come una sorta di estratto dal Reader’s Digest per cominciare una nuova guerra, una definitiva. Personalmente, sarei pure d’accordo con una guerra purificatrice, non appena inventeranno un missile che non segue il calore ma anche il più tenue accenno di fede in qualsivoglia pezzentissimo dio (proprio questa notte discutendo con dei dipendenti della società per cui lavoro si discuteva della notizia appena giunta, si è finiti a parlare di religione e quando mi hanno chiesto la mia, ho detto di non essere credente. Qualcuno si è meravigliato e mi ha chiesto di spiegare, al che: “Vedi, Andy credo che Dio se è Dio sia troppo intelligente per preoccuparsi di me e nel caso invece se ne preoccupasse non so che farmene di un dio stupido!).

    1. c’è un punto, però, che occorre per forza tenere in considerazione: ovvero il fatto che il ‘sistema occidentale’ è un concetto (giusto o sbagliato che sia) in primo luogo utilizzato proprio da tale islamismo radicale (o come diavolo lo vogliamo chiamare) – significa che occorre farci i conti (su come, poi, si apre il dibattito; anche se in fondo tutto è piuttosto ozioso, in questo momento)

      1. vero heiner, ma se questo “sistema occidentale” si fa vanto di essere democratico e plurale può adottare gli stessi sistemi “ideologici” della parte avversa? e soprattutto sotto intendere che è proprio questo “odio interno al sistema” che alimenta tutto questo?

        1. potrebbe essere un buon punto di partenza: se ci attaccano perché siamo liberi, continuiamo ad essere liberi (vero o falso che sia).
          temo che non servirà a nulla.

        2. Se posso sfrantumare come al solito, consiglio “la haine de l’occident” (c’è trad.it. ma non ricordo il titolo) dell’ex inviato del segretario ONU sulla fame, Jean Ziegler. Utile per farsi un’idea.

  2. L’INTERVISTA
    Attentati a Parigi: «Il perché è molto semplice, la Francia è in prima linea in Medio Oriente»
    Parla Jean Guisnel, esperto di questioni militari e servizi segreti: «La verità è che non siamo assolutamente preparati a questa minaccia, a questo scontro durissimo e irregolare». Sul territorio francese vivono 6 milioni di islamici.

    http://www.corriere.it/esteri/15_novembre_14/attentati-parigi-il-perche-molto-semplice-francia-prima-linea-medio-oriente-f0048e6e-8ab0-11e5-8726-be49d6f99914.shtml

  3. Per il momento mi sto chiedendo perché ieri e perché a Parigi.
    Non mi pare che gli attacchi islamisti in ‘occidente’ siano messi in di solito atto a casaccio. C’è sempre (?) una qualche componente simbolica e/o reattiva.
    Così la prima cosa che mi viene in mente è che l”occidente’ non aveva nemmeno cominciato a festeggiare l’uccisione (reale? millantata?) di Jihadi John, che subito è arrivata la ‘punizione’.
    Ma, uno può obiettare, cosa c’entra la Francia, Parigi? Gli islamisti avrebbero dovuto colpire negli Stati Uniti.
    Forse, molto forse, a Parigi erano più pronti ad agire che altrove.
    O forse il mio è tutto un ragionamento che non sta in piedi.

    Ma sta in piedi, credo, una riflessione su cause ed effetti. Anche se irrita i più quando la priorità è l’orrore e “cosa fare”, perché il sangue è versato da “noi” e non da “loro”.
    Iraq, Afghanistan, Libia, Siria, non c’entrano nulla? Di chi la responsabilità di aver scatenato, e armato, il verminaio? Per non parlare del ‘conflitto’ israelo-palestinese che è, accanto alla politica neocon degli USA e dei loro vassalli, l’esempio più eclatante che la forza fa il diritto.
    Ma, a parte far inferocire chi sostiene la supremazia della ‘civiltà occidentale’. ricordare queste cose, dicono i realisti, non serve a nulla. Rivangare il passato è uno sterile esercizio quando la priorità è fermare questi folli assassini (quando assassinano a “casa nostra”). Quando gli assassini, o i fomentatori, finanziatori, armatori di assassinii, siamo noi a “casa loro” è sempre per una nobile causa.

    Bisognerà, forse, un giorno arrivare a capire che occorre un totale cambiamento di politica da parte dell’occidente, oggi nei confronti del mondo islamico, ma ieri, e domani, nei confronti del mondo non capitalista, o non ancora sufficientemente capitalista, in generale.

    Ma anche questo è un ragionamento che non serve alle necessità immediate di garantire la sicurezza a ‘casa nostra’, di soddisfare la viscerale voglia di vendetta contro i ‘barbari’.

    Auguri!

    1. Ma anche questo è un ragionamento che non serve alle necessità immediate di garantire la sicurezza a ‘casa nostra’, di soddisfare la viscerale voglia di vendetta contro i ‘barbari’.

      Purtroppo non esiste ricetta per garantire immediatamente la sicurezza, e le cause sono molte molteplici e molte nascono in occidente.
      Purtroppo come leggi, solo m2c ha certezze, su colpe e cose da fare. E purtroppo è la copia venuta male di chi ci governa (non solo in italia)
      Prepariamoci a difenderci da chi abbiamo armato (curioso sarebbe chidersi da dove provengono le armi, chi le fabbrica, chi le distribuisce, cosi come le munizioni) perchè la difesa ê legittima, ma smettere di armarli materialmente e moralmente sarebbe auspicabile. Auspicabile, ma non in programma

    2. Come dicevo alcuni post più sotto: “semina vento, raccoglierai tempesta” e si potrebbe cominciare già con la fine della Prima Guerra mondiale e fare il computo delle bestialità politiche (e strategiche) fatte dall’occidente sullo scacchiere mediorientale fino ad oggi.
      Ma come dite giustamente ci serve un “come” adesso

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