#VotoA16anni

Voto ai sedicenni

http://www.beppegrillo.it, 23 gennaio 2016

Giovane elettrice al referendum sull’indipendenza della Scozia cui hanno partecipato anche sedicenni e diciassettenni

A sedici anni puoi lavorare, puoi pagare le tasse, ma non puoi votare. Un giovane non può determinare il suo futuro attraverso la scelta del governo nazionale del suo Paese. E’ un controsenso perché il giovane è il primo a doversi esprimere sul futuro, è colui infatti che lo vivrà più di altri, che ha più diritto a esprimersi su scelte realmente sostenibili.
Che mondo lo aspetta con le decisioni folli fatte dalle generazioni che lo hanno preceduto? Generazioni che probabilmente maledirà in futuro? Se un sedicenne è immaturo (una vecchia leggenda…) come giudicare maturi o saggi coloro che investono in armi, distruggono l’ambiente, scatenano le guerre, che gli sottraggono il diritto alla pensione e al lavoro?
Siamo il Paese con le soglie d’età per entrare in Parlamento tra le più alte al mondo: 25 anni per essere eletti alla Camera e 40 per il Senato. Con la popolazione più anziana d’Europa e i giovani con il tasso di disoccupazione più alto d’Europa (40% tra i 18 e i 24 anni).
Il voto a sedici anni esiste già in molti Stati: Austria, Argentina, Brasile, Ecuador, Isola di Man, di Jersey e di Guersney, Cuba, in Svizzera nel cantone di Glarona e in Germania in molti Lander e in Scozia per il referendum sull’indipendenza. I 16 e i 17enni in Italia sono circa un milione e centomila, se potessero votare pareggerebbero gli elettori cosiddetti anziani sopra i 65 anni. Sarebbe un più corretto equilibrio generazionale. Il voto è anche uno strumento per arrestare il fenomeno di distacco dalla politica da parte dei giovani cittadini.Il M5S ha ha votato per l’estensione del voto ai sedicenni nella riforma della legge elettorale europea, nel Parlamento italiano ha presentato una mozione di riforma costituzionale e istituzionale per estendere il voto anche ai referendum popolari sulla modifica di Governo e di Stato. Entrambe le proposte sono state bocciate. La paura dei giovani è l’unico motivo per non dare loro il voto, forse perché sono i più informati e sfuggono ai controllo dei media controllati dal regime e con il loro voto cambierebbero il Paese.

138 comments

  1. Sembrava solo una battuta del Vernacoliere quella sulle retate dei grillini. E invece oggi dopo le bastonate mediatiche e’ arrivato puntuale il manganello vero: il figlio di un consigliere del PD ha organizzato il pestaggio del Sindaco M5S di Civitavecchia. Vediamo quanto spazio trova questo sui media di regime, domandatevi per quanti decenni ne avrebbero parlato se il sindaco fosse stato del PD. Se non ora, quando iniziate a ribellarvi al regime?

    http://www.romatoday.it/cronaca/aggredito-antonio-cozzolino-il-sindaco-m5s-di-civitavecchia.html

  2. Il problema dei parlamentari che non si sentono minimamente vincolati al programma (una sorta di parola data, onorabilità, affidabilità etc, non uno stretto vincolo di legge), non è un problema costituzionale, ma di legge elettorale. Il parlamentare non ha più alcun legame con il territorio in cui è stato eletto e all’elettore non è nemmeno chiaro quali parlamentari ha contribuito a far eleggere. I deputati e senatori sono nominati direttamente dai partiti e da questi dipendono e dunque cambiano partito come se cambiassero lavoro, quando vedono profilarsi all’orizzonte il “licenziamento”. La nuova legge elettorale non sanerà questa situazione e nemmeno c’era l’intenzione. Di questo ne abbiamo parlato fino alla nausea a suo tempo ed ora mc2 fa il furbetto appellandosi alla costituzione.

        1. Non ho voglia di ribattere alla qualunque.

          Tanto più che pur messi difronte all’evidenza non siete interessati a prenderne atto
          (se pensate di fare un torto a qualcuno, lo fate a voi stessi).
          la polemichetta sul nulla non mi interessa.
          (non è riferito a te in particolare)

          peace
          🙂

  3. @barbara
    “E dimmi tu ora: se non c’è vincolo di mandato e lo dice la costituzione, come mai nel PD se su votazioni ritenute chiave si vota in difformità dal gruppo si riceve una diffida e alla terza si può essere espulsi? non è incostituzionale questo?”

    No, non lo è. …

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