Peggio di Bertone

segnalato da Barbara G.

Siete peggio di Bertone, siete il suo attico

di Saverio Tommasi – comune-info.net

Volevo sommessamente far notare che tutti i partiti contrari alla Stepchild adoption hanno votato tutte le guerre degli ultimi quindici anni. Perché la verità è che della vita e dei bambini, a questi ipocriti, non gli interessa un cazzo.

Se domani qualcuno bombardasse l’Italia questa gente userebbe i bambini come scudi umani, esattamente come hanno fatto in questi mesi per affossare una legge che avrebbe dato gli stessi diritti a tutte le famiglie.

Voi siete peggio di Bertone, voi siete il suo attico.

44 comments

  1. @ heiner
    Dato che sei rimasto molto colpito dal mio “outing” sul voto a Renzi alle primarie vinte da Bersani, cerco di spiegarmi… di Renzi sapevo forse già più di altri per vicinanze geografiche e per alcune amicizie, quindi ero cosciente del personaggio e dei sui diciamo “rapporti”… non sono pentito di quel voto, anzi era meglio se vinceva quelle primarie, era chiaro come il sole che i post Ds e anche il “buon” Bersani erano giunti al crepuscolo della loro attività politica, sarebbe stato una lunga agonia ma con un finale certo, inoltre da tempo non avevano nemmeno più il “merito” di coltivare una nuova classe dirigente adeguata, come del resto ha poi fatto Renzi, ma di contornarsi di funzionari cooptati e grigi… Renzi era bramoso di potere ma non era “ideologicamente” definito la colorazione poteva dargliela l’elettorato, la massa che lo avrebbe portato alla vittoria… credo che abbiamo perso un opportunità spostandolo verso il centro… la possibilità era una sola cercare di vincolarlo più dalla tua parte, vinte quelle primarie forse era possibile, come era molto probabile una vittoria del pd a quelle elezioni pareggiate con il resto che è venuto, questa in grandi linee era l’idea che mi ero fatto, non credo di aver avuto torto, quello che non si può fermare si cerca di accompagnarlo almeno per attutire il colpo.

    1. Quando dico che è una certa sinistra a spingere Renzi al centro, che invece di contribuire a costruire il meglio possibile preferisce il tanto peggio, diciamo la stessa cosa.

      I tempi del ricatti per marcare territori e posizioni sono finiti (credo che piuttosto che cedervi si amputerebbe una balla, se no ho capito la psicologia del personaggio) soprattutto nei confronti di chi lo considera un usurpatore.

      Lui sa bene che taglio netto con il passato significa proprio tagliare con queste liturgie e lo stallo inconcludente che ne deriva (storicamente).

      Le cose vanno portate avanti, nel modo migliore possibile nel contesto e con le condizioni date.

      Se l’interlocutore A si defila o mira al sabotaggio, si passa all’interlocutore B con qualche adattamento.
      Ne va anche della sua credibilità e sopravvivenza politica.

      Inoltre, certe prese di posizione smaccatamente pretestuose e pre-giudiziali di qualche censore, fanno diventare un interlocutore preferibile persino Verdini…

        1. Chiunque faccia politica ad alto livello o faccia parte della classe dirigente di un territorio da anni è “vicino” a qualcun altro…

          è un (non) argomento buono per il Giornale o per quelli che vorrebbero fare politica facendo gli esami del sangue.

        1. È lecito pensarla diversamente, lo sai?
          Sarebbe come dire che negli USA, che a te piacciono tanto, potrebbe essere l’elettorato a far abbandonare strategie guerrafondaie quando i senatori sono eletti con i soldi dei mercanti di armi.
          Non so se mi spiego….

  2. Cari compagni di sventura ho come la sensazione che questo blog stia peggiorando in maniera esponenziale.Renziani che discettano e danno lezioni di democrazia senza il minimo di pudore.Grillini impegnati più a dare spiegazioni su alcuni passaggi non proprio felici dei vertici invece che fare proselitismo.Tutti da destra e da sinistra che se la prendono con il povero calimero Civati come se fosse la causa di tutti i mali.Non so che dire , faccio sempre più fatica a relazionarmi. Magari sono peggiorato io e non me ne accorgo.Di questo passo interverrò solo se si parla del culo della Boschi o delle delizie culinarie di Domizia da Pescara…………………

    1. Oggi trippa al sugo. (davvero, non perchè si dice)
      domani agnolotti del plin.
      Vino rosso per ambedue i piatti.
      La cena, anzi le cene, ancora da definire.

      #nonteneandare

      1. La trippa non la sopporto da sempre. Molto meglio gli agnolotti.Come sono quelli del plin?Io: oggi pesce azzurro (sarde e sgombri) al forno su letto di patate.Domani risotto al castelmagno e barolo.Anche da me cene da definire anche perchè sono ospite a casa di mia figlia.Buona domenica , buon appetito e , soprattutto, attenta alle porzioni!!

      1. A parte le battute…
        È il concetto di “irrilevanza” che mi fa ridere, e anche un po’ incazzare.
        Quanto sono rilevanti i vari Speranza, Cuperlo Bersani? Certo, contribuiscono ad approvare provvedimenti schiacciando un pulsante, ma per fare quello basta un automa. Contributo culturale pressoché nullo, visto che si limitano a piagnucolare ma alla fin della fiera renzi preferisce mediare con Alfano che con i suoi compagni di partito. Probabilmente perché è più affine ad Alfano che a Cuperlo, ma a quel punto qualche domanda bisogna farsela. E anche i discorsi sul fatto che i grillini sono eterodiretti. Non mi pare che nel PD la cosa sia tanto diversa. Cambia solo la motivazione, la poltrona al posto dell’illusione del potere al popolo a mezzo internet.

      2. Incazzarmi se toccano Civati? Ma se sono il primo che spesso lo prende bonariamente per il culo!!! Mi dà fastidio , ma non per Civati in sè, quando viene tirato in ballo troppo spesso a sproposito.

    2. un punto, mario, sulla politica partitica del blog:

      il blog come line editoriale ha innanzitutto la critica a renzi e al suo governo, e questo ti dovrebbe già piacere.
      poi ha senz’altro al suo interno una maggioranza di votanti e forse militanti grillini
      in seconda linea abbiamo militanti e votanti civatiani che voterebbero grillo al secondo turno
      poi cani sciolti in ordine sparso, interessati più che altro alla politica economica europea e mondiale (ma probabilmente rientranti partiticamente sotto la seconda categoria)
      1 votante pd (io)
      1 militante pd

      e poi c’è shevardnaze che è razza protetta

      ora: che civati, pur contando una buona truppa di militanti (dai 3 ai 5 ne conto), venga a volte preso in giro, come dice qualcuno.. ci sta (senza contare che a molti di noi girano assai per averci ‘cancellato’ dalla memoria collettiva)

      il punto è casomai (per me) riuscire a condurre una discussione. a volte non ci rendiamo conto – io per primo – che i nostri interventi possono risultare pesantemente offensivi. il fatto che tu riduca le offese ai ‘renziani’ (razza minore, senz’altro da marchiare con qualche stella in petto), non cambia la sostanza. anche perché…
      …alla faccia del meglio!
      civati ci ha fatto le merende, marco mi dice di averlo votato, di te mi ricordo alcuni ‘meglio renzi che bersani’ ai tempi del blog di civati, i grillini con il tanto peggio tanto meglio gli hanno fatto da sponda… e nel frattempo io stavo a menarmela per frenare in qualche modo questo arturo ui de noantri.
      quanto detto sopra spiega in abbondanza la mia posizione attuale. ma per il resto, la questione sta nel metodo.

      ma se: per civati non esiste il pd (e figuriamoci le altre destre), per il m5s non esiste altro da sé (su renzi sorvolo per il momento in quanto è comunque il comune bersaglio), è ovvio che la discussione si incarti

      1. Non è tanto questione di linea editoriale..e che renzi offre spunti a nastro!
        Ovviamente ognuno ha le sue idee e ciò si riflette su ciò che posta. A volte postiamo cose su cui non siamo completamente d’accordo ma perché le riteniamo utili a stimolare discussione.
        Se avete argomenti da proporre ben vengano, anche perché altrimenti si diventa ripetitivi.

        1. pace, non è di questo che vi faccio una colpa.
          casomai mi dispiace che per alcune certezze acquisite, come ai tempi berlusconiani, la parola d’ordine è diventata più quella del distruggere che del costruire. e puntare il dito sulle colpe altrui (che magari ci sono pure, figuriamoci) impedisce a volte di riflettere sulle possibilità.

          anche per questo la discussione politica non può che terminare (anche grazie o per colpa dell’italicum) in un’alternativa secca e per persone come me digeribile a fatica (anche se poi sceglierò eccome, come farete voi, probabilmente in direzione opposta):

          – pd (renziano) o m5s

          1. ma chiariamoci: questa è la situazione attuale, radicata e consolidata. non so cosa ci vorrà per smuoverla. posizioni come quelle che interessano a me resteranno di pura testimonianza, anche se poi alla fine, come ripeto, una scelta la facciamo.

            cito questa riflessione di oggi di macaluso:

            L’AREA MODERATA CONTA, LA SINISTRA NO.
            Oggi La Stampa pubblica un editoriale firmato da Federico Geremicca con questo titolo: “La corsa per conquistare i moderati”. L’autore racconta come Matteo Renzi, dal momento in cui ha partecipato alle primarie e conquistato la segreteria del PD, ha detto e operato per allargare l’area di consenso del suo partito in direzione dell’elettorato di centro destra, essenziale per vincere le elezioni. Geremicca elenca alcuni atti politici compiuti da Renzi in questa direzione, come quello in corso a proposito della legge sulle unioni civili (come e perché ha concluso l’accordo nell’area di governo allargata al gruppo di Verdini) per confermare questa strategia. Su questo tema ieri ho già scritto quel che penso.
            Lo spoppolamento di Forza Italia è il terreno di caccia non solo di Renzi ma, come dice lo stesso Geremicca, anche di Grillo & Casaleggio. I loro giochi sulla legge pere le unioni civili, e altri momenti, hanno teso a mantenere e a espandere la quota di area moderata che c’è nel Movimento 5 Stelle. Financo Salvini, aggiunge Geremicca, farebbe lo stesso gioco. Per questa parte del discorso, l’analisi dell’editorialista de La Stampa è corretta e condivisibile, ma sembra che l’elettorato italiano sia tutto moderato e che non ci sia più un’area della sinistra italiana.
            Effettivamente, la sinistra oggi non ha, come in passato, una rappresentanza politico-elettorale tale da condizionare il sistema politico. Nella cosiddetta Prima Repubblica l’ebbe e come! Non solo per la forza del PCI ma anche per quel che fu l’opera dei socialisti e di altri gruppi democratici. Non è un caso che chi fondò il PD, e non certo Renzi, fece cadere la “S” che, bene o male, con il Pds e i Ds richiamava una storia e una realtà del Paese. Oggi di sinistra ce n’è un pezzo nel Pd e un pezzo fuori. I rappresentanti dei due pezzi si dedicano a fare dichiarazioni e a mettere insieme i cocci e non influiscono in maniera incisiva nella vicenda politica.
            Non basta la denuncia di una deriva centrista se non si delinea una strategia e non si conduce una lotta politica che prefiguri un’alternativa alla leadership di Renzi. Il quale è forte proprio perché né all’interno del PD né all’esterno si configurano alternative consistenti e credibili. Il fatto che non ci sia nemmeno a destra un’alternativa completa il quadro. Insomma, l’area moderata c’è si vede e conta. La sinistra non si vede e non conta. A me non turba il fatto che si cerchi un rapporto con i moderati democratici ma dovrebbe farlo una sinistra democratica forte e con una sua identità ed egemonia politico-culturale. È questo il tema che bisognerebbe affrontare nel Pd. E fuori.
            (25 febbraio 2016)

            1. A me queste analisi mi sembrano sempre molte di parte, dalla parte di chi non si rassegna al tempo che passa e cambia le cose.

              Quando finisce una fase, il ventennio berlusconiano per quel che ci riguarda, che ha diviso la politica in pro e anti, inevitabilmente c’è una fase di riposizionamento transizione della politica. Inevitabile, prevista.

              Il vuoto non esiste in natura, se ci fosse a sinistra qualcuno lo avrebbe riempito. È più un desiderio che la realtà.

              Come dico da tempo i dualismi sono mutati: europeismo vs nazionalismo, politica vs populismo, riformismo vs conservazione, rappresentanza vs plebiscito, ecc. Ecc.

              Ma anche all’interno di queste contrapposizioni ci sarà sempre una differenza tra chi vuole condividere diritti, garanzie, giustizia sociale, bene comune, e chi meno. (Sinistra destra)

              Si tratta solo di saperla leggere con lenti adeguate al nostro tempo.

              Oltre al fatto che un sistema maggioritario implica necessariamente grandi partiti plurali e quindi semplificazione dei contrasti.

              1. sicuramente i conflitti sono mutati – almeno quelli palesi. ciò nondimeno, non tutto è immutabile, dipende da tante cose.
                che corbyn potesse diventare capo del labour era impensabile solo qualche anno fa. magari non se ne farà nulla, ma intanto.
                e così con obama prima e sanders adesso. anche gli schemi che proponi tu, e che meriterebbero di essere analizzati e chiosati con molta calma, non sono eterni.

                1. Francamente…. Quale futuro può mai rappresentare Corbyn se non un sentimento di frustrazione dei ceti deboli dovuto a questi lunghissimi anni di crisi?

                  Resta il fatto che esprime un disagio reale di una parte di popolazione di cui bisogna farsi carico. Ma il modo per farlo non è certo voltandosi indietro.

                  P.s Obama da qualcuno qui sarebbe considerato un pericoloso reazionario.

                  1. E’ generoso riconoscere che c’è un “disagio reale di una parte della popolazione” e “un sentimento di frustrazione dei ceti deboli dovuti a questi lunghissimi anni di crisi”.
                    L’espressione “farsi carico” può essere intesa in molti modi e non so quale sia il tuo.
                    Per esempio negli USA gode di un certo favore l’idea che il modo più efficace di “farsi carico” sia il mecenatismo e la filantropia dei ricchissimi e che solo consentendo ai ricchissimi di diventare ultraricchi può sgocciolare giù (trickle down) un po’ di balsamo per i poveracci.
                    Altri ritengono che solo una fiscalità fortemente progressiva e una equa ridistribuzione della ricchezza possa risolvere il problema delle estreme disuguaglianze esistenti. Ergo del problema deve “farsi carico” un qualche governo/parlamento espressione della maggioranza dei “deboli” e assolutamente impenetrabile dalla corruzione. (!!!!)
                    Eccetera.
                    Qualcosa mi suggerisce (pregiudizio!) che per capire il presente e tentare di correggerne le storture sia proprio necessario voltarsi indietro. Capire, politicamente ed economicamente, chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo.

                    PS: la “parte di popolazione” costituita dai “ceti deboli” è sempre più cospicua e non credo sia esagerato parlare di maggioranza, un po’ dovunque in “occidente”. “Frustrazione” e “disagio reale” mi sembrano un po’ eufemismi: parlerei più di “situazione di merda”. Ma forse è orario protetto?

                    1. Non so che dire. Se non sbaglio, abbondo nei miei commenti con espressioni tipo ‘credo’, ‘penso’, ‘mi pare’, ‘ritengo’ e simili.
                      Non è ipocrita esibizione di umiltà. E’ che mi ritengo passabilmente consapevole dei miei limiti e vorrei, in un dialogo che possa anche avere i connotati dello scontro, trovare spunti per migliorare il mio pensiero e le mie nozioni.
                      Poi, sì, sono abbastanza vanitoso da non confessare le mie ‘sconfitte’. Ma ne tengo conto per ricalibrare le mie interazioni successive.
                      Anche le mie occasionali invettive o ironie o sarcasmi non sono mai livorose.
                      Ma quando mi trovo di fronte quella torre d’avorio in cui sono a volte accusato di risiedere la conclusione finisce per essere un’allegra tristezza.
                      Tristezza perché non sono riuscito a creare un qualche canale di interscambio fruttuoso per me e per il mio interlocutore.
                      Allegra, perché alla fin fine rinunciare a sbattere la testa contro il muro è pur sempre un sollievo e un recupero di energie utilizzabili più proficuamente altrove. .

                2. Non credo siano granchè mutati i conflitti. Ne è mutata la narrazione/terminologia.
                  Un tempo c’erano la monarchia e la plebe. Oggi ci sono l’economia (liberal/liberista) e i “consumatori”. Bisogna ammettere che in occidente si sta un po’ meglio rispetto ai tempi dello “jus primae noctis”.
                  Magari nei tempi antichi i vari monarchi, per quanto si sforzassero, non erano in grado di cancellare la specie umana dal pianeta.
                  I monarchi attuali pare proprio di sì. Con quale vantaggio, anche per loro, non si sa.

          2. Sul distruggere ti sbagli.
            Io credo che una sana critica possa fare molto, ma qui non si tratta solo di questo. C’è uno scollamento totale fra gli.obiettivi dichiarati, gli impegni presi anche a livello internazionale e i provvedimenti governativi, che vanno in direzione opposta (cambioverso?). Io questo lo contesto, perché non si può pretendere ad esempio che io possa essere d’accordo con le scelte POLITICHE di privilegiare ad esempio gli inceneritori o le fonti fossili a discapito di scelte più green e praticabilissime. Ma se io affronto questi argomenti che risposte ricevo dai fan di renzi? Risposte nel merito? Si può intavolare una discussione seria?
            Mi riesce difficile vedere qualcosa di buono in un partito che, finalmente al governo, stanno realizzando quello che la d

            1. destra non è riuscita a fare, con la collaborazione del CDX e il silenzio della componente di sinistra del partito.
              Hanno rubato il mio voto e per questo sono incazzata.
              Se devo vedere realizzate politiche di CDX tanto valeva veder governare il CDX. O forse meglio così, almeno abbiamo aperto tutti gli.occhi…

      2. Ma sì, è la solita storiella: il bue che dà del cornuto all’asino.

        Sono 20 contro uno (che è più di un modo di dire) e piagnucolano se qualcuno (uno) gli fa notare che scrivono stronzate.

        Ah la memoria storica…. Per molti che qui salgono sul pulpito è meglio che sia stata cancellata….
        🙂

      3. @heinerddr
        alcune precisazioni sulla descrizione della politica partitica del blog.

        una piccola premessa io nel passato ho votato pci fino al pd, anche io votai renzi alla primarie perse con Bersani (la mia fu ingenuità).

        Nel tempo ho maturato l’idea che è fondamentale cercare di capire la relazione mondo, europa e italia….per dare un senso anche alle cose che accadono in questo paese.
        Essendo noi una colonia abbiamo pochi margini di manovra, però questi spazi di manovra potrebbero essere utilizzati per dare sollievo alle classi più deboli e costruire alleanza europee per provare (forse) a migliorare questi margini.

        Ora invece abbiamo al potere una forza liberista che è interessata a salvaguardare gli interessi della classe più ricca.

        io nel blog rientro tra i votanti civatiani e poi se messo alle strette forse voterei m5s.

        Ma quello che mi preme descrivere meglio è la tua posizione:

        Tu voterai pd quindi appoggi tutte le politiche ultra liberiste di quel partito. il resto sono chiacchiere da bar.

        Ti accomuno a Tocci gente che piange ma vota quello che passa il convento. Questto lo dico semza offesa e con il massimo rispetto, ma è importante dare alla cose un nome.

        1. Tu voterai pd quindi appoggi tutte le politiche ultra liberiste di quel partito. il resto sono chiacchiere da bar.
          ma veramente devo commentare? andrea, andrea… così confermi tutti i miei pregiudizi… scusa ma è così.

          1. hainer ascolta Tu mi sembra fai politica attiva e utilizzi le parola molte bene. Io sono un vecchio elettore del pci, ma la mia famiglia mi ha insegnato a seguire i fatti. le parole mi interessano poco.

            1. comunque non faccio politica attiva. l’ho fatta solo a livello universitario. per quanto riguarda le parole.. . ogni volta che riguardo i miei commenti, con miliardi di ripetizioni e qualche erroraccio, mi viene un coccolone.
              ti considero in buona fede. ti invito (vi invito) ad andare oltre a queste posizioni. che ne dovremmo fare di tutti i votanti berlusconiani? o si ravvedono o li mandiamo all’inferno?
              dopo un’elezione persa ci chiediamo se abbiamo sbagliato qualcosa, oppure puntiamo l’indice contro gli elettori che hanno sbagliato? (anche se le cose non sono neppure così semplici; ma può essere un inizio)

    3. su mario, non prenderla così male!
      si fa per ridere
      e comunque io, dopo aver visto la foto postata da heiner, del culo della boschi non voglio più sentir parlare (mi toglie l’appetito……)

    1. Ho il dubbio che la legge sul “dopo di noi” copra solo alcune patologie…
      Intendiamoci, finalmente hanno fatto qualcosa, ma che per avere un aiuto si debba pervforza stare in un centro, quando magari basta un minimo di assistenza domiciliare, è assurdo

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