segnalato da Barbara G.
di Tomaso Montanari – articolo9.blogautore.repubblica.it, 11/05/2017
Ricevo questa incredibile fotografia, scatta domenica scorsa nella reggia di Caserta da una guida turistica. Ecco il suo commento:
Questa è la reggia di Caserta stamattina. Questa foto è stata scattata da un collega guida turistica che stamattina era lì col suo gruppo.
Questa non è cultura che vince. Questi numeri non sono una vittoria. Domattina ci saranno i soliti titoli sensazionalistici di chi conta, conta, fa numeri, grida al successo. Nessuno, o quasi, oggi da me a Capodimonte, così come negli altri siti statali italiani, ha imparato qualcosa. Ogni prima domenica del mese vedo le persone accalcarsi nelle sale, scorrendo come un fiume, cercando bagni e uscite, urlando a telefono per cercare il parente smarrito, spesso senza minimamente guardare le cose belle di cui sono circondati. E nel frattempo a terra cadono tutte le loro cartacce, perché le loro mani libere servono a toccare qualsiasi cosa, a toccare dipinti (!), a toccare statue, a toccare affreschi.
Se questa fame d’arte è autentica, bisogna cercare un’alternativa realmente efficace, perché questo è il fallimento della cultura. E io provo profonda vergogna.
Le retorica dominante dice che in questo modo il patrimonio si apre, democraticamente, ai cittadini. Ma cosa c’è di democratico nello spingere i cittadini in un simile carnaio, senza nessun valore aggiunto di conoscenza? La vera democrazia non consiterebbe nel dare a tutti strumenti culturali di vera partecipazione?
L’idea portante è, al contrario, che tanto il popolo bue non capirebbe nulla, dunque tanto vale che si accalchi. E l’altra faccia di questa medaglia falsa della valorizzazione corrente è offrire questi stessi monumenti in splendida solitudine ai ricchi che possono permettersi di pagare gli eventi esclusivi.
Siamo tornati all’antico regime, col principe che benevolmente apre ogni tanto le porte del palazzo alla plebe. Salvo che oggi quel patrimonio lo mantiene quella ‘plebe’, con le sue tasse.
QUESTI COMMENTI SONO INQUIETANTI PERCHé FATTI DA UNA SOLA PERSONA CHE COLLOQUIA CON SE STESSO…AIUTOOOOOOO
BUFFONE!!!!
Il dilemma odierno del piddino medio: aderire al blocco mafioso o a quello nazista? La Serracchiani ha fatto la sua scelta
http://m.ilgazzettino.it/nordest/articolo-2474533.html
Perché escludi a priori che il piddino medio possa essere fulminato sulla via di Damasco dalla luce abbagliante del M5S?
e lucean le cinque stelle
( e magari pure un meteorite)

Perche’ quelli sani l’hanno gia’ mollato. I rimanenti si dividono in 2 categorie:
– Delinquenti matricolati che in genere occupano gia’ una carica e sarebbero in grado di uccidere per continuare a farlo
– Tifosi lobotomizzati che voterebbero PD-erede di Berlinguer anche se il segretario fosse Hitler o Riina. Si devono accontentare di un ducetto che fa affari con Berlusconi, ma per loro e’ il massimo
Non vedo altra possibilita’ che mandarli a casa, democraticamente e pacificamente
ma quelli sani sono sani anche sa hanno aderito a Possibile, MDP o solo se hanno aderito al vate(r) grillo?
giusto per sapere, perché quelli che hanno mollato il Pd in tempi passati e recenti di solito li definisci decerebrati, oltre che stantii
Non mi sembra di aver mai usato in questo blog la parola Decerebrati – non mi piacciono i metodi da cazzaro-renzoide di inventare palle e metterle in bocca ad altri.
Su Civati: e’ uscito quando ormai era tardissimo, l’avesse fatto 2 anni prima adesso sarebbe il leader di un’area di sinistra invece non e’ nessuno e con una carriera politica ultraventennale alle spalle puo’ solo ritirarsi. Rispetto chi lo segue, perlomeno ha lasciato la fogna mafiosa piddina. Ma e’ un po’ come quelli che seguivano Demicrazia Proletaria, e Civati e’ il loro Capanna.
Sugli altri (Bersani D’Alema ecc) lasciamo perdere, hanno votato tutte le porcate di Renzi, dal Jobs Act alle guerre all’Italicum ecc.
La loro credibilità e’ zero, e quella dei cacicchi che li seguono idem
A proposito di “incomprensioni” (mi riferisco al commento di marco e note collegate). Questo blog è nato ( e vi invito a rileggere, diciamo il primo anno) perchè incorporee ID hanno creduto che dietro a dei nick c’erano corpi reali, insofferenze, speranze e (una caterva!) di inadeguatezze. Abbiamo in realtà seguito diligentemente il “metodo sperimentale” e gli incontri sono stati la “prova” che eravamo nel giusto a seguire quella ipotesi. E’ un caso che le incomprensioni (non le scazzate, cosa ben diversa, accetta e parte dei rapporti veri) si generino con quelle “entità” che ci lasciano nel dubbio se siano une, trine o giusto provocazioni, sfoghi o parte di qualche delirante piano di chi pensa che sulla rete si creino convinzioni o si produca conoscenza. Su questo punto credo che in rete si porti solo quello che si ha, se non si possiede niente (in termi di sentimenti, convonzioni, speranze ed affini) si tratta in realtà di “riporti” che generano solo un vuoto più grande di quello in cui già si affogava. La discussione meriterebbe molto più tempo ma (e mi perdonerete) preferisco dedicare il mio, di tempo, ai corpi reali che incontro ogni mattina, corpi che cercano “parole” che non siano solo vuoto che riempie altri vuoti.
Giusto per fare un esempio, negli ultimi giorni di “discussione” c’è stato un punto (quello probabilmente il più significativo e rivelatore) nella continua (e penosissima nonchè noiosa) polemica tra sinistra (nuova, semi, riciclata, ecc…) e m5s che è stato ignorato tranquillamente mentre si è continuato ad aumentare il vuoto (inteso anche come distanza difficile da colmare). ALtri tempi, altri “non luoghi” mi sarebbe piaciuto intervenire oggi……
Miei amatissimi e carissimi dodos…..
Per chiaire meglio, ho sentito il biusogno fisico di incontrare Marco e SUn (“Minerva Tour 2014) e lo stesso per Gius e Charlie (conservo la memoria del nostro abbraccio alla stazione di Milano tra le mie cose più care). Se non vi è chiaro questo siete senza speranza…..
Antonio , perdonami ma se il Minerva tour 2014 è quello che penso io Sun non c’era. Il “disgraziato” ci ha sempre dato buca . O parli di altro incontro a cui io , evidentemente, non ho partecipato?
il privè mario, tu non hai l’ accesso al privè
Apprezzo moltissimo il velato e delicato accenno alla probabile senescenza senile (contenuto nel “perdonami”) ma prima dell’incontro di gruppo ho incontrato personalmente il “magnifico duo” e il “Minerva” è un riferimento a mitici piani di ristrutturazione di partenoparcheggi (Partenone e non partenopeo anche se…. )
Caro Antonio , anche volendo non potrei mai accusarti di inizio di demenza senile.Il pulpito non sarebbe credibile. Sarebbe come il bue che dà del cornuto all’asino.
Be, Anto’…..se in uno dei tuoi viaggi dovessi ripassare da queste parti, sai come trovarci
Qualche ora per bere una bottiglia di vino in compagnia si trova sempre e con piacere
“L’angoscia intellettuale della gioventù quando scopre insufficiente
L’intelletto, cioè la capacità della ragione di distinguere
Com’è lontana, Franco: era quella che chiamavamo
angoscia esistenziale?” (Pagliarani a Fortini).
“Siati questa l’unica risposta a’ tuoi consiglj. In tutti i paesi ho veduto gli uomini sempre di tre sorta: i pochi che comandano; l’universalità che serve; e i molti che brigano. Noi non possiam comandare, né forse siam tanto scaltri; noi non siam ciechi, né vogliamo ubbidire; noi non ci degniamo di brigare. E il meglio è vivere come que’ cani senza padrone a’ quali non toccano né tozzi né percosse…..”