L’età non conta

Una gag in tivù e un “doppio shock” per rilanciare l’economia

 

A Porta a porta nel 2001, Silvio Berlusconi mostra alle telecamere il celebre contratto sottoscritto con gli italiani

di Ugo Magri – lastampa.it, 3 luglio 2017

La gag è già pronta. Berlusconi si presenta nello studio tivù tutto curvo, zoppicante, aggrappato a una stampella. Avanza titic-titoc e davanti alla telecamera sospira: «Questo vecchietto avrebbe voluto cedere il testimone a qualcuno più nuovo di lui. Ma siccome nessuno dei giovani è in grado, eccomi di nuovo qui», via la stampella, «costretto a tornare in campo per il bene dell’Italia». Avrebbe voluto mettere in scena lo sketch una decina di giorni fa, da Vespa. L’hanno tutti convinto a soprassedere, il Paese non è nel “mood” adatto, per gli scherzi sarà tempo più avanti. Ma stiamo certi che l’uomo ci riproverà. Per due ragioni.

Anzitutto, gli è tornata una smania di vincere. E quando avvista la preda, l’ex Caimano diventa iper-cinetico. Manterrà il ritmo faticoso di 2 interviste a settimana inaugurato con le Comunali, più 7-8 colloqui politici al dì, più riunioni sistematiche con lo stato maggiore “azzurro”: vuole dare il senso fisico della presenza perché, come sapeva bene Napoleone, ha effetti balsamici sulla truppa. Non solo conta di riprendersi gli elettori “rubati” da Grillo, ma perfino quanti si erano indirizzati verso Renzi considerandolo un Berlusconi con 40 anni di meno. Silvio vorrà convincerli che il vero “giovanotto” è lui, perché ha in testa un paio di idee dirompenti. Di sicuro, spericolate.

Va dicendo ai suoi che stiamo sull’orlo di una guerra civile. Con 15 milioni di famiglie in difficoltà e il 40 per cento dei giovani disoccupati, «non potremo uscirne fuori con le ricette ordinarie, serve uno doppio shock», è il mantra berlusconiano. Cosa ci può essere di più scioccante di un taglio netto delle imposte attraverso una «flat tax» sotto il 20 per cento? Chiaro che si porrebbe qualche problemuccio con Draghi e con Bruxelles, perché almeno nell’immediato salterebbero i conti. Finiremmo in bancarotta. Ma qui soccorre l’altro «shock» immaginato da Silvio: la «doppia moneta», che qualcuno credeva una mossa per andare incontro a Salvini, invece Berlusconi ci punta sul serio. Consisterebbe nel tenerci l’euro per le transazioni internazionali, e nell’uso corrente tornare alle lire, della quale potremmo stamparne a volontà. Nei conversari privati, il Cav ammette che ci ritroveremmo con l’inflazione a livelli di Sud America. Però «diversamente della Germania, incapace di conviverci, negli anni ‘70 e ‘80 noi non siamo stati così male nell’inflazione a due cifre, la priorità adesso è rimettere in moto l’economia». Ne discuterà con economisti di sua fiducia e con alcuni gestori di patrimoni mobiliari per sondare le reazioni. Chi, tra i meno ardimentosi dei suoi, ha osato sollevare dubbi si è beccato la seguente risposta: «Vinceremo solo con idee rivoluzionarie e non banali, lasciate fare a me». Toni da giovane visionario.

Il vecchio che avanza  

E qui sta l’altro obiettivo della gag con la stampella: aggredire l’idea, sparsa in primis da Salvini, che con 80 primavere sulle spalle Berlusconi non possa incarnare il futuro. L’anagrafe conta poco, «è più importante la freschezza politica», si ribella Silvio. Gli hanno segnalato la popolarità di Jeremy Corbyn nel Regno Unito, e di Bernie Sanders negli Usa, per citare due vecchioni. Qualcuno gli ha rammentato che Peron tornò al governo quando aveva 78 anni, e in fondo Giorgio Napolitano domina la scena nonostante abbia passato i 90. L’importante è conservarsi bene. Perciò le feste «eleganti» fino alle tre di notte sono ormai un ricordo. Qualora cadesse in tentazione, non troverebbe la compiacenza di chi ora lo assiste: da Licia Ronzulli in veste di segretaria ai due assistenti Valentino Valentini e Sestino Giacomoni, quasi filiali nel loro affetto, con la supervisione dell’avvocato Niccolò Ghedini e di Gianni Letta, ritornato vicino a Silvio dopo una fase di disincanto. Il risultato è che adesso raramente chiude le palpebre mentre qualcuno gli parla, e se ciò accade è segno di noia più che di età avanzata, perché quando l’argomento gli interessa sarebbe capace di discuterne ore. Come a una cena, qualche sera fa, quando si è cimentato in una gara di barzellette. Ne ha snocciolate 50 delle sue, una dietro l’altra.

125 comments

  1. Il boss mafioso Dell’Utri che sta scontando una pena definitiva di 7 anni in carcere per mafia e altri reati, intervistato da alcune gazzette di regime svela:

    «Non voglio sentire parlare del Movimento 5 Stelle – non mi piacciono, li disprezzo.» (ce ne faremo una ragione .. hahaha 🙂 )

    «Ci sono due partiti, chi non vota e chi vota M5s. Se non ci fosse Berlusconi io voterei Renzi. Non lo conosco ma è l’unica via di salvezza». Su un patto nazionale Berlusconi-Renzi si è però mostrato scettico: «Sarebbe auspicabile ma il Paese non capirebbe»

    —–

    Baciamo le mani, Don Marco-Giuseppe 🙂

  2. Scusate, una domanda
    Ma il titolo del post, “l’età non conta “, è riferita a Berlusconi e al suo ritorno, o è ciò che disse Dani alla Albionica Babbiona Coronata mentr , da gran marpione quale è, le faceva il piedino?

  3. Il concetto “responsabilità di sbagliare”….interessante.
    Diciamo che per prendersi la responsabilità di sbagliare bisognerebbe, innanzitutto, sapersi prendere le proprie responsabilità, senza scaricarle costantemente sugli altri…

    1. No la responsabilità significa dire “Sì sono di Possibile perché penso che quella sia la strada giusta”
      Ma non mi riferivo a te.

      Mi riferisco ai grillini che però non lo sono, o che lo sono a intermittenza.
      O quelli che si mettono sopra.
      Quelli che non si sbilanciano così sono sicuri di non sbagliare.
      O quelli che “sono tutti uguali!”
      ecc. ecc.

  4. Ok lo ammetto sono brutto e cattivo … contenti? Ma subito dopo mi verrebbe da dire … e questi allora: http://www.lospiffero.com/ls_article.php?id=34347 ? Se lo dicono da soli (Lo Spiffero è del PD): clan mafiosi, cacicchi, ras … è questa la politica?!

    Eppure veniamo da lì – io, noi, tutti (ok Battisti non lo citiamo senno’ ricomincia la post-retorica delle braccia tese ecc.). 20 o 30 anni ci saremmo trovati tutti insieme in una sezione di Rifondazione, o al Ponte della Ghisolfa, al Leonka ecc. e ci saremmo chiamati compagni.

    Ma quel mondo è finito. Sono rimasti i cacicchi, i ras, i clan. Quelli che il vate Tony osannava come i “professionisti” della politica. E’ sparito tutto nel buco nero dei partiti.

    Il M5S non è il verbo, non è la verità, non è il fine. E’ un tentativo, onesto, di ridare senso a quello in cui avevamo creduto. Alla costituzione. Alla partecipazione, al contare, alla politica come atto individuale in un collettivo, un movimento.

    Avrebbe potuto essere un pungolo, uno stimolo a fare meglio – cazzo se sarei stato felice se si fosse creato qualcosa di ancora migliore. E invece – vedo girare a vuoto la trottola con le vecchie facce, continua il tritacarne della retorica, sempre più lontana dalla realtà – D’Alema e la realtà, Civati, Bersani e la realtà: ossimori, ossa morte.

    E allora – finché campo rido, non mi accontento, non mi adeguo. Uso questo mezzo, il m5s, per andare oltre. Non ci prendiamo per il culo: il mondo è migliore, basta non lasciarsi incantare dalle sirene della propaganda, del conformismo, dell’abitudine.

    E adesso posso andare – sono una rottura di cazzo, è vero. Ma fino a quando non ti rompi il cazzo, pensi di averlo sempre duro e di avere sempre ragione – allora non ti svegli. Romperti il cazzo è romperti le tue sicurezze, la tua confort-zone e cominciare a viaggiare fuori dai binari, dal destino prestabilito e segnato.

    It’s better to burn out than to fade away
    My my, hey hey
    Out of the blue and into the black
    You pay for this, but they give you that
    And once you’re gone, you can’t come back
    When you’re out of the blue and into the black
    Hey hey, my my
    Rock and roll can never die
    There’s more to the picture
    Than meets the eye

    1. Tu non “rompi il cazzo”, “spari cazzate”.
      Che è profondamente diverso molto più significante.

      Una cosa verosimile e tre fake, veline da far girare, argomenti pretestuosi,, vicende insignificanti per sviare e distrarre la sostanza, omissioni, negazione della realtà, ECC

      Tecniche di becera propaganda.
      Roba da server della Casaleggio.

      Evidentemente sei convinto di trovare in questo blog terreno fertile.
      E forse hai ragione!

      Quelli che dicono “hai rotto il cazzo” sono peggio di te perché si concentrano sul rumore e non vedono la sostanza: spari cazzate!
      Bugie. Fake. Pastura per tonni.

      Del resto finché spari cazzate su Renzi e il PD, la loro ossessione, va bene, anche se usi termini da denuncia, si inalberano solo quando li contesti sul loro.
      Che la dice lunga.

      Allora, buon lavoro! 😛

      1. Marco, io lo dicevo che eri un bene prezioso in questo blog, una specie che andava protetta perche’ sei come il termometro del degrado del renzismo. Notiamo adesso che siamo passati dalla fase anale a quella della rabbia e della frustrazione, la negazione della realta’ – tutto quello che scrivono gli altri sono fake, stronzate, falsi. Non importa se quello che scrivono gli altri e’ suffragato da dati o notizie non da beppegrillo.it ma da blog vicini ai rimasugli della sinistra o spesso da gazzette del regime: e’ tutto falso!!!1!1!1! BUGIA!!!! FAKE!!!!
        Quindi se ti metto una notizia con un link ad un sito dove si vede che dopo l’ultima tornata piu’ della meta’ dei cittadini del Lazio sono governati da un sindaco a 5 stelle (e non e’ un caso: governano bene, e la gente si convince con gli esempi, non con la propaganda di regime) tu dici: FAKE!! FALSO!!! PENTATROLL 0!0!0!0!
        Diciamo che e’ la fase piu’ divertente – tu sudi e ti dimeni recitanndo la parte del ministro dell’informazione irachena ai tempi dell’invasione americana, mentre io mi rilasso sul ponte mangiando i tuoi lupini e popcorn ….

        Bella vita

        1. Dani……Credo esistano dei posti dove ti possono aiutare
          Ti daranno, con cadenza regolare, delle belle caramelline ne che ti faranno sentire bene, ti porteranno dal sarto per farti fare una camicia su misura, ci saranno delle persone gentili che ti parlano e ti ascoltano (vabbe…poi probabilmente anche loro dovranno prendere delle caramelle. …)…….

          1. Stessa solfa di m2c, stesse parole, stessi insulti – non e’ che oltre ad essere soci siete un corpaccione bipolare?!

              1. Che tenero, rimani sempre un chierichetto… saio e seghe in bagno, adesso maglietta con la A cerchiata e pensieri per la Boschi e Renzuccio… sei un tenerone, caro alter ego di m2c…

                Don Marco-Giuseppe… hahaha 🤣

                    1. Sei uno spasso… quando sei alla frutta il tuo ultimo rantolo e’ … “fa.. sci… stahaha”

                      ✝️

                    2. Ma no dai!
                      Te lo dico da sempre che sei un fascio a tua insaputa!
                      è implicito.

                      Il Movimento invece neo-fascista lo è da sempre. scientemente.

                      Lo dico dal 2009 quando nel blog di Civati (che pur azzerbinandosi prendeva ombrellate nelle gengive in modo imbarazzante) dicevano addirittura che era di sinistra!!! 🤣🤣🤣

      2. “Quelli che dicono “hai rotto il cazzo” sono peggio di te perché si concentrano sul rumore e non vedono la sostanza: spari cazzate!”

        è arrivato il fenomeno…quello a cui dico costantemente che spara cazzate e che manco sa rispondere…..suvvia, la predica fatta da te è un tantino ridicola, eh…

        tutto questo tuo post è intriso di propaganda tale e quale quelli di Daniele

        Frasi fatte

        tutte cose che qui continuiamo a contestarti, alle quali non sai rispondere ma che continui a riproporre come un disco rotto

        un po’ di serietà, perdio…..

    2. Perché un votante pd – e aggiungo, anche molti politici a vari livelli – un votante civati, un votante Bersani, ma possiamo guardare anche a destra – non dovrebbe avere sogni di un’Italia, di un mondo migliore? E perché dovrei riconoscere a grillo- casaleggio, che gestiscono il partito come fosse loro proprietà (dimenticavo: e’ loro proprietà) migliori intenti di quelli che posso riconoscere a montanari? (per dire). Le domande sono retoriche, e servono solo ad esplicare la mia posizione

      1. Fact checking

        Ieri gli iscritti del m5s siciliani hanno scelto i 62 candidati per le elezioni regionali, oggi scelgono il candidato presidente tra i 62. Questi porteranno avanti un programma fatto da loro ecc

        Berlusca, Renzi , Bersani ecc scelgono tra le cosche amiche e tra i piu’ fedeli i candidati che vengono messi a spartire il bottino di risorse pubbliche.

        In che senso Grillo e Casaleggio trattano il m5s come una cosa di loro proprieta’, se non hanno mai deciso su una candidatura o una decisione nelle varie assemblee elette?

        Quello che dici e’ un piccolo sommario di quello che il regime propaganda ogni giorno, ma sei mai andato a vedere se e’ cosi’?

        La propaganda di regime ha le gambette corte…

          1. Era evidente… mi ricordi quelli che insultavano Casaleggio dicendogli padrone!!1!1!1 rasputin 0!0!0! Controlli tutto con un chip!!!! Mentre lui moriva lo stesso giorno in ospedale.

            L’hanno infangato fino all’ultimo respiro e anche dopo. Lui oltre ad un sogno per un Italia migliore ha lasciato anche uno strumento operativo. La storia gli dara’ ragione.

            Tu invece continui nella classica tradizione del gonzo tendenza napalm 😂

            1. cavolo, se fosse stato un vero padrone avrebbe lasciato il partito in mano al figlio, per via ereditario-monarchica.
              certo, mi hai convinto

              1. Certo, io ricevo gli ordini da Casaleggio figlio dal chip sottopelle ogni mattina dopo aver tirato una scia chimica.. e’ per questo che non mi voglio vaccinare, dannegerebbe il chip 🤣🤣🤣🤣🤣

                1. no, figurati, tu non ricevi ordini da nessuno.
                  non mi pare di averlo mai scritto.
                  il che potrebbe portarmi a fare la battuta che non sai leggere, o che leggi solo quello che vuoi leggere.

                  ma sarebbe perfino troppo. la realtà è che delle tue condizioni mentali non me ne importa un fico secco (o una fica secca, se preferisci).

                  1. Ma che padrone e’ il padrone che non da’ ordini? Il padrone e’ li’ comandare e dare ordini, altrimenti non e’ il regime padrone.
                    Il padrone ottiene la testa dei magistrati scomodi, e fa trattare i giornalisti col metodo Erdogan. L’ha imparato dal papa’ che faceva gli editti bulgari..

                    Ma il problema della democrazia in Italia e’ l’esistenza di un Casaleggio figlio, sono d’accordo. E anche della piega della Raggi che si ostina a non fare la ragazza-ombrello…

      2. beh, un votante pd o votante Bersani dovrebbero guardare anche alla storia ed ai fatti. È come voler accendere la luce reggendo una lampadina e infilando le dita nella presa.

        un votante civati ha maggiori attenuanti e legittime speranze, più o meno le stesse di un votante m5s (con luci ed ombre per entrambi)

        1. Sta diventando un problema serio far capire a chi “arriva” dal PD che voler ricreare una struttura identica a quella lasciata, con gli stessi riti, gli stessi capi, e magari voler comandare, equivale a darsi bottigliate sui maroni.
          “Hanno parlato di discontinuità” mi son sentita dire…
          ho fatto presente che uno assunto pagato a voucher per anni, la loro discontinuità la usa in bagno, e a certe persone vorrebbe solo dare una manica di legnate.
          Con questo non voglio dire che gli altri siano la perfezione, ma porca paletta, non è che facendo finta di niente sulle cazzate che hai fatto la gente si dimentica…

              1. basta essere chiari.

                ora, basti pensare a qualche annetto fa, quando (non ricordo quale governo) fece una stretta sui co.co.co, che non potevano essere rinnovati dopo un x anni. ok.
                al che le ditte cominciarono a non ricorrere più ai soliti, oppure a chiedere di mettere su la partita iva. e di bestemmie ne ho sentite un bel po’.
                e poi sono tornati indietro.

                alcune cose sanno di favole lontane un miglio.
                non solo quelle che ci racconta il governo (e lo fa in abbondanza, e i voucher sono una di queste, perché è ovvio che l’abuso che è stato registrato segnala un problema) ma anche quelle dell’opposizione.

                1. la chiarezza sarebbe, che una parte della “sinistra” è per la “liberalizzazione” del mercato del lavoro perché si pensa di poter attirare capitali per lo “sviluppo”… non sta funzionando ma forse perché si è liberalizzato poco…

                    1. bene, quindi siamo sempre li circolazione dei capitali e tipo di mercato del lavoro, mi pare che il resto sia un contorno dispersivo…

                    2. non è detto che il resto sia solo contorno.
                      dovrebbero esserci i margini per migliorare le condizioni di welfare anche in questa situazione.

                      senza contare il fatto che questioni come la circolazione di capitali non la regoli certo nell’italietta che non sa e soprattutto non vuole (perché conosce anche gli effetti) gestire nemmeno il problema del nero

                    3. > dovrebbero esserci i margini per migliorare le condizioni di welfare anche in questa situazione

                      ma ci credi davvero?


                    4. no
                      🙂

                      ma non perché non ci siano di fatto. ma perché siamo troppo infognati per uscirne. dove tocchi muori.

            1. heiner, solo il 2% dei voucher sono usati dalle famiglie. Il resto ha n tipi di contratti alternativi a cui attingere, e comunque non sono utilizati per far emergere il nero, ma a mascherarlo

                1. Esistono persino i contratti a chiamata, per il turismo stagionali a tempo determinato apprendisti etc
                  Poi se vogliamo gli schiavi con relativa prestazione sessuale da contratto, sto zitta.

        2. a me interessava la mentalità.
          sulle questioni concrete occorrerebbe valutare e costerebbe molta fatica.

          (a parte questo, il mio piccolo monumento personale a bersani l’ho già fatto. ma sono questioni mie. concrete. cash)

          1. per quel che vale, mi sono ascoltata gli interventi di Bersani e Pisapia del 1/7. Bersani tutto sommato mi è piaciuto, inoltre l’ho sentito nella mia città in occasione della campagna per referendum, e lui le motivazioni per i suoi “errori” te le dice anche, poi puoi essere d’accordo o meno…
            Pisapia francamente sembrava lì per sbaglio, e, soprattutto, non fa nulla per sgombrare il campo da dubbi (e lato Pd fanno apposta a fare il tiramolla). E c’è chi lo paragona a Corbyn

  5. @luigi grillini convinti non tanti, grillini “perché gli altri sono peggio” un po’di più. Ma che rompe ce n’è uno solo…. Pensa che sfiga, di renziani ne abbiamo due e scassano la uallera entrambi…quindi a conti fatti meglio i grillini!!!

    @sun non ho capito la storia della gelosia…

Scrivi una risposta a Barbara G. Cancella risposta