Stefano Rodotà, Diritto d’amore

Stefano Rodotà, se il diritto rimane indietro quando si parla d’amore

*

Ad un mese dalla morte del giurista torna in libreria Diritto d’amore (Laterza), saggio illuminante sull’arretratezza delle leggi italiane nel normare la vita affettiva tra le persone. Autodeterminazione e piena soggettività di donne e coppie dello stesso sesso hanno cambiato, e stanno cambiando, la giurisprudenza anche in Italia. Con grossa fatica del legislatore, la difficoltà della mediazione politica e con un unico faro: la Costituzione.

36 comments

  1. A proposito di Civati e del “non parlare di Civati “….una domanda seria (a chi conosce le cose di Civati)
    Vedevo i sondaggi fatti per Mentana. “Com’è voterebbe roba oggi gli italiani ”
    Pd 28, M5S 27, Lega 13, FI 13, ecc ecc, sino ad arrivare a quelli del 5, del 4 e del 3%.
    Cita persino la Brambilla e i suoi animali al 1 e rotti percento.
    Possibile non pervenuto?
    La domanda
    Ma Civati e Possibile non vengono sonda ti o le percentuali che ottiene sono statisticamente non riportabili?

        1. scherzi? rende l’idea
          ma, allora, mi vuoi dire ce il bacino elettorale di civati è racchiuso tra questo blog e il suo?
          ah, prodigi delle rete………

  2. Sto osservando il tentativo del grosso dei rottamati di trovare un leader (Grasso, Pisapia, ecc.) prima di procedere nel distinguersi nell’ “ogni testa vale uno” che da sempre ha caratterizzato l’impossibile unità della sinistra.

    Alle prossime elezioni, come avete in mente di votare?
    Per allora, potrete scegliere tra la non destra PD, la non destra 5*, la vera destra o un caos di inutili illuminati.

    1. a domanda rispondo:

      per il momento mi interessa (di nuovo) civati. sarei felice se molte ‘modalità’ (temi, ma anche modi, comportamenti, persone) di possibile fossero prevalenti nella nuova sinistra che nascerà. ci credo poco (eufem.). se così fosse voterei per possibile (o quel che è)

      1. senza voler far arrabbiare mario: civati, o possibile, sono votabili, nella speranza possano diventare rilevanti. Se si “aggrega”, diventa subito rilevante (forse) ma perde parecchie delle positività per cui lo ritengo votabile. È un po’ il cane che si morde la coda (so che per te, invece, proprio la predisposizione ad aggregarsi è uno dei lati positivi, se non il maggiore)

        1. … non ho da cambiare una virgola… 🙂

          (con varianti sulla predisposizione ad aggregarsi: in un sistema proporzionale non è necessario in anticipo, per dire)

  3. … giorno piuttosto di cacca…
    poteva essere anche uno stimolo intellettuale tornare a parlare di popoli e di indipendenza, e magari scazzarmi (più o meno benevolmente) con namm, ma di fronte a un governo spagnolo del genere… cade qualsiasi discussione.

    1. la prospettiva è molto interessante. mi pare però un po’ imprecisa. come ha fatto la fornero a buttarlo in mezzo alla strada? c’è qualcosa che non torna.

        1. gli esodati sono un mostro sociale. per questo certo, la fornero ha enormi responsabilità.

          ma non mi torna il conto lo stesso. anche se è debenedetti che lo avrebbe licenziato (con art. 18? così su due piedi? come se fosse una piccola impresa da 10 operai?)
          e gli esodati non erano forse quelli che avevano chiesto (e ottenuto!) pensionamenti anticipati? il caso sopra… boh.

          il conto non torna. se tornasse sarei più contento, diciamo così.

        1. se così fosse… tornerebbe.
          magari è così.
          ciò nonostante ho forti dubbi che sia un fake. mi pare tutto troppo ricalcato su schemi classici.

  4. Leggerò quando avrò un momento. Comunque qualcosa di Rodotà ho letto e ammiro l’uomo, come molti altri di luoghi e temi i più diversi.
    Quello che continuo a chiedermi è come mai intelligenza, cultura e umanità contribuiscano così poco e così lentamente (il concetto è relativo, lo so) al progresso civile dell’umanità, mentre i regressi incivili aizzati da ignoranti, stolti ed egoisti sono così veloci nel produrre i loro risultati.
    Forse, ed è duro ammetterlo, perché questi ultimi volano bassi quanto è necessario per avere un seguito, mentre le aquile che volano alto volano sole.

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