Se vittoria sarà (molto probabile), l’affermazione del SI’ al referendum costituzionale è destinata a segnare un risultato: riuscire ad ottenere un voto popolare di fiducia alla politica attraverso l’antipolitica.
L’intuizione immediata di Renzi, ancor prima di personalizzare la battaglia, era quella più lucida: “Molta gente di centrodestra, del M5s e della Lega voterà sì”. Parole che ha ribadito nuovamente in questa campagna di ottobre, attraversata col turbo.
La semplicità disarmante dei messaggi propagandistici a favore del SI’ (Cara Italia, vuoi diminuire il numero dei politici?) annichilisce ogni tentativo di ragionamento. Lo spauracchio dispotico, paventato dal fronte del NO, è inutile acqua fresca di fronte alla prospettiva di un treno del cambiamento che passerà il 4 dicembre e poi non tornerà più, per almeno altri 30 anni. Di fatto, Renzi è pronto a raccogliere i frutti di una lunga stagione di antipolitica che dura da almeno 30 anni, prima con la…
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