mostra

La colomba della pace

Altan, Quino, Bozzetto: “Di colomba ce n’è una sola”: il simbolo della pace visto dai disegnatori

I caricaturisti e disegnatori di tutto il mondo ci ricordano che l’umile colomba della pace, con le sue candide piume, rappresenta la speranza per una migliore qualità della vita per tutti gli abitanti della terra”. Il Premio Nobel per la Pace Rigoberta Menchù commenta la mostra “Di colomba ce n’è una”, rassegna curata e organizzata da Julio Lubetkin, ideatore del Festival Internazionale di Humor Grafico, che si tiene dal 28 novembre al 20 dicembre a Roma, a Palazzo Corsini nella Villa Doria Pamphilij. La mostra, che si svolge all’interno dell’evento multimediale “Il Grande Canale della Pace”, consta di di 80 vignette raffiguranti la colomba della pace, disegnata dalle migliori matite umoristiche del mondo, tra cui Altan, Bucchi, Quino, Bozzetto, Staino e molti altri. Il progetto nasce con l’obiettivo di dare voce all’arte di tutto il mondo contro la guerra e la distruzione.

QUI la gallery

Acqua shock

Segnalato da Barbara G.

ACQUA SHOCK, IN MOSTRA A MILANO GLI SCATTI DI EDWARD BURTYNSKY

di Elena de Stabile – espresso.repubblica.it, 02/09/2015

Centrale termica di Cerro Prieto

Una raccolta di fotografie per analizzare tutti gli aspetti connessi all’origine e all’utilizzo dell’acqua: dal delta dei fiumi ai pozzi a gradini, dalle colture acquatiche alle irrigazioni a pivot centrale, dai paesaggi disidratati alle sorgenti indispensabili. Le immagini realizzate dal fotografo canadese Edward Burtynsky sono raccolte nella mostra intitolata “Acqua Shock”, in programma dal 3 settembre al 1 novembre a Palazzo della Ragione a Milano, a cura di Enrica Viganò. “Dobbiamo imparare a pensare più a lungo termine alle conseguenze di ciò che stiamo facendo, mentre lo stiamo facendo – afferma l’autore – La mia speranza è che queste immagini stimolino un pensiero rivolto a quegli elementi essenziali per la nostra sopravvivenza che spesso diamo per scontati, finché non scompaiono”.

Riserva indiana Salt River Pima – Maricopa

Acqua Shock

Milano – Palazzo della Ragione

03/09/2015 – 01/11/2015

Per info: sito web

La Gran Vera

di Barbara G.

Spesso ci dimentichiamo che quando i primi fanti varcavano il Piave mormorante, una parte di quella che poi sarebbe diventata l’Italia in guerra c’era già dall’anno precedente. Trentino e Alto Adige, essendo parte del Regno Austro-Ungarico, avevano già visto strappare da case, famiglie, campi e stalle i loro giovani, spediti in massa verso il fronte galiziano. In pochi sono tornati per difendere quelle che erano, a tutti gli effetti, le loro terre, quando anche l’Italia è entrata in guerra.

Per questo in Trentino-Alto Adige le iniziative in commemorazione del centenario della Prima Guerra Mondiale sono iniziati l’anno scorso, con rievocazioni e mostre. Una di queste si intitola “La Gran Vera” (Grande Guerra in ladino), a Moena (Val di Fassa). E’ stata inaugurata l’estate scorsa e resterà aperta fino al 13/09/2015, salvo eventuali proroghe. Racconta la guerra principalmente con riferimento al vissuto delle popolazioni locali, a ciò che è successo nell’area dolomitica e in particolare nelle valli di Fiemme e Fassa, con fotografie, documenti, ricostruzioni, testimonianze in audio e video di reduci del fronte. Il tutto inserito nel più ampio quadro degli eventi che hanno sconvolto l’Europa.

La mostra è divisa in quattro aree tematiche:

  1. Galizia 1914: gli eventi bellici rivissuti con foto e con le rappresentazioni dei pittori di guerra, i “Kriegsmaler”;
  2. La trincea: ricostruzioni di trincee, camminamenti, postazioni con materiali d’epoca e reperti rinvenuti principalmente sulle montagne della zona, testimonianze audio.
  3. Dolomiti 1915: la guerra di trincea in alta montagna, le postazioni austriache e italiane e gli eventi che si sono succeduti, le condizioni di vita dei soldati fra freddo, valanghe, privazioni e assalti suicidi. Uniformi e materiale vario, dalle pipe decorate alle schede di rilievo aereo delle postazioni nemiche. La guerra vista dalla parte della popolazione (tessere annonarie e altro).
  4. Guerra alla guerra: le foto, molto crude, di Friedrich Ernst, anarchico tedesco che nel 1924 decise di mostrare al mondo la vera faccia della guerra, con le sue foto scattate sul fronte e ai reduci mutilati.

Oltre alla mostra, per chi ama camminare nella zona sono presenti numerose testimonianze della Grande Guerra, dalle trincee in prossimità del Passo San Pellegrino (raggiungibili con pochi minuti di cammino) alle postazioni di alta montagna sulle catene di Bocche, Costabella-Monzoni, Porta Vescovo (alcune delle quali richiedono l’attrezzatura da ferrata), al Museo della grande guerra sulla Marmolada.

La mostra

A Moena, val di Fassa (TN) fino al 13/09/2015, Cinema Teatro Navalge

Orari apertura: 10.00 – 12.30 e 16.00 – 19.00

Per info

Link alla pagina dedicata sul sito della Val di Fassa, alla brochure della mostra, e alla pagina facebook dedicata

Il libro “Guerra alla guerra” di Friedrich Ernst

Fotografia Etica

segnalato da barbarasiberiana

La fotografia sposa il sociale e diventa racconto morale fatto immagine, questo il riassunto del Festival della Fotografia Etica che dal 17 ottobre 2014 (per due weekend) riapre a Lodi. La kermesse arrivata alla sua quinta edizione nasce da un’idea del Gruppo Fotografico Progetto Immagine e intende approfondire contenuti di grande rilevanza sociale attraverso un ricco programma di mostre di fotoreporter di livello internazionale e l’organizzazione di dibattiti, incontri, workshop, letture portfolio, videoproiezioni e numerosi altri eventi tesi a indagare la relazione che intercorre tra etica, comunicazione e fotografia. Interessante quest’anno il focus dello “Spazio tematico”: le problematiche dell’universo femminile nel mondo. Così dalle donne saudite ai concorsi di bellezza per le bambine esplosi negli Usa, passando per le strorie di quattro donne sopravvisute ad aggressioni, anche il racconto per immagine declinato al femminile diventa etico e si mette in mostra.

Il programma QUI