Month: marzo 2021

Il grande Uno

by @RealLame

Non è che scherzavo quando dicevo di riflettere sulla spinta centripeta delle nostre società. Poi Brancaccio lo dice meglio di me, ma basta guardare per vedere quello che sta già succedendo. Non solo adesso per via del virus. È da tempo che questo accade. Il virus è solo un acceleratore.

Mi diverte vedere che Brancaccio la pensa come me (ahahahahahah).

E se lui ne parla con cognizione di causa per quanto riguarda l’ambito economico, a me pare che – forse in conseguenza della spinta economica – anche altri ambiti della nostra vita stiano diventando Uno.

Prendete i comportamenti delle persone. I modelli di comportamento delle relazioni umane, ad esempio, si stanno omologando (verso il basso, a mio gusto) da tempo. È andato totalmente fuori moda, tanto per dire, la capacità di un contrasto di idee senza che questo o sfoci in belligeranza aperta oppure venga sopito da un politically correct nauseante.

Ma quelle belle scazzottate verbali in cui si diceva apertamente: “Stai dicendo una cazzata” (argomentando, altra abitudine ormai desueta) e l’interlocutore rispondeva a tono senza per questo doversi insultare fino alla terza generazione indietro?

E, come sottocategoria, quella bella abitudine di essere amici e non per questo dover avvallare ogni puttanata (termine tecnico) che uno dice o fa?

Oppure parliamo del nostro corpo. C’è un solo modello di corpo (peraltro modello totalmente irreale costruito da immagini televisive e digitali). Se non hai quel corpo lì a nessuno viene in mente che sei bella. Poi fanno un gran can can quando Gucci sceglie Armine Harutyunyan.

La spinta all’omologazione è perfettamente coerente con quella alla concentrazione del potere (economico, per ora). E non so quale delle due venga prima.

Se fossimo in grado di fare una catalogazione completa di quanto i nosti comportamenti sono spinti ad omologarsi, vedremmo chiaramente che quello che sta succedendo è una tragica perdita di “diversità esistenziale”.

Con essa se ne va anche la capacità di produrre sentimenti autentici. Il comportamento conforme non richiede soluzioni di contrasti e contraddizioni. Non contempla le contraddizioni: le scarta. E se non c’è questo lavorio della mente e dell’anima non c’è creazione di sentimenti propri, autentici appunto.