183 comments

    1. Ho letto la spiegazione di Burioni: dice che per la pertosse non si acquisisce immunità permanente. E quindi il discorso cambia. Comunque leggete l’articolo.

  1. Penso che facciano bene a cercare di mettersi un po’ di traverso all’Europa, anche se in maniera avventurosa e sconsiderata. Qualcuno deve farlo. Abbiamo ben visto come si sono comportati con la Grecia. Con questi c’è poco da trattare. Certo, ci saranno conseguenze, ma ci sarebbero anche a subire. Sono quelle situazioni dove nel breve periodo si perde sempre, forse a mantenere il punto poniamo le basi per un cambiamento. Sarebbe curioso se originasse proprio dai sovranisti.

    1. Pare che in Spagna stiano provando a farlo in modo meno traumatico
      (avevo letto un bell’articolo in merito ma porca paletta se mi ricordo dove…ah, i neuroni persi!)

      1. Non credo che ci sia modo di evitare il trauma. Perchè è evidente che non c’è margine di trattativa. Se al posto del magico trio ci fosse stato qualcuno di più avveduto a livello Europa non sarebbe cambiato più di tanto, a meno di restare nei parametri prescritti.

  2. il “sistema paese”.
    Ognuno può stilare la personale classifica di chi abbia le maggiori colpe nella questione. Ma di fondo, non ci sono innocenti.

      1. Eh già la colpa è della scuola, non dei giornali che scrivono cavolate dalla mattina alla sera.
        A questo punto, chiunque può fare una prova, mettendo in giro una storia fantasiosa, per vedere in quanti ci cascano.

        1. Una enorme e globale delusione sotto tutti i punti di vista, una delle poche volte che si era visto uno scossone di solidarietà, anche propagandistico, ma collettivo invece di rallegrarci ci bastona

          1. Si, vero. L’affaire Wakefield sul vaccino mpr è emblematico. Pensa che fu smascherato da un giornalista che indagò a lungo. Mi sembra che lancet rinnegò l’articolo solo molti anni dopo.

  3. http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2018/11/13/manovra-attesa-per-cdm-a-palazzo-chigi-riunioni-tecniche-_09821cbd-5ff5-46ac-8e4b-042bfe5cc28e.html

    Il reddito di cittadinanza e i pensionamenti anticipati con “Quota 100” sono misure non “a efficacia immediata” ma “da definire con legge collegata”. E’ una delle novità che emergono nella versione aggiornata del Documento programmatico di bilancio (Dpb) approvato ieri in Consiglio dei ministri. Nella versione precedente, inviata il 15 ottobre, l’entrata in vigore delle due misure era indicata con “efficacia immediata”.

    Alla fine del giro rimarranno forse i nomi e poco altro.

    1. Non capisco se stai segnalando la tua delusione o soddisfazione in merito … insomma pensi che reddito di cittadinanza e quota 100 siano misure valide e necessarie o un mero sperpero di risorse pubbliche ?

      Nel caso in cui le reputassi valide e necessarie non pensi che per essere applicate coerentemente e positivamente debbano avere un processo organizzativo ed attuativo sostenibile (riorganizzazione dei centri per l’impiego, definizione modalità di attuazione e perimetro per quota 100) al fine di non incorrere per la fretta nel pericolo di realizzare obbrobri tipo esodati o mero assistenzialismo.

      Lo chiedo senza alcuna vena polemica ma per un confronto costruttivo in merito

          1. Luigi cerco di capire cosa questo governo cosa vuole ottenere.
            C’e’ Molto rumore ,ma capire le reali intenzioni mi risulta difficile .

            Da come si stanno comportando sara ‘ sempre più difficile portare a casa una qualsiasi di queste due misure. Se verra’ portata a casa sara’ come diceva Mario una cosa marginale.

            Sono o molto stupidi (i capi di lega e m5s)) o molto intelligenti e hanno strategia di lungo periodo.
            Per me il redditto di citttadinanza e la quota 100 sono utili ai fini elettorali, ma in pratica non sono attuabili alla faccia delle promesse. Sono solo una bandiera.

            1. http://www.ilgiornale.it/news/politica/e-tria-medita-dietrofront-su-reddito-m5s-e-pensioni-1602191.html

              qui ipotizzano questo:
              Cuscinetto di salvaguardia»: è evidente che il governo sta già cautelandosi rispetto a quello che tutti sostengono, ovvero che la crescita non potrà essere quella indicata. E d’altronde alcuni passi si stanno manifestando nel corso di queste ore. Il reddito di cittadinanza, per esempio, entrerà in vigore a marzo con decreto e presumibilmente avrà una platea molto inferiore a quanto previsto (o scritto). Le maglie del provvedimento dovrebbero essere assai strette e l’applicazione definitiva lasciata andare a dopo l’estate (come per i pensionamenti anticipati non si tratta di provvedimenti «con efficacia immediata»). In più ci sarebbero nel «collegato» anche norme volte a favorire il sostegno al lavoro, così da provare ad accedere ai 3,4 miliardi del Fondo sociale Ue. Lo stesso sta avvenendo sotto i nostri occhi per il superamento della Fornero: «Quota100» ormai è quasi solo uno slogan buono per le prossime Europee.

              vedremo

              1. ieri su skytg24 ho ascoltato galli, viceministro del tesoro. Detto che siamo in avanzo primario da anni, che siamo contribuenti netti, che il deficit richiesto è del 2.4%, che come detto da anni anche Francia e Germania (in modo diverso) “violano” le richieste del trattato, galli ha più o meno detto: stante queste cose, posso scegliere, come stato, dove agire in base a dei problemi specifici del mio paese, nel caso la povertà diffusa, ed investire le risorse che ho per cercare di risolvere il mio problema, o non sono legittimato ad avere politiche nazionali per i richiami dell’Europa ?

                come ci chiediamo dal caso Grecia ad oggi: siamo sicuri che siano questi discorsi a “mettere in pericolo l’Europa”, o è l’Europa che sta facendo di tutto per mettersi in discussione ?

                1. In questo tipo di europa (degli stati nazionali).
                  Devi trattare con la controparte in un certo modo (noi siamo l’artigiano che ha il fido con la banca senza quello va in grossa difficolta’) altrimenti per i ceti piu’ deboli sara’ sempre peggio.

                  da limes
                  Frattanto, in barba alle richieste di revisione avanzate dalla Commissione Ue, l’Italia ha confermato la propria finanziaria. Già bocciata dagli organismi comunitari e avversata dagli esecutivi di Germania, Austria e Olanda su tutti, visti gli sforamenti previsti da Roma e l’ampio debito pubblico italiano. Ma il braccio di ferro in fieri sul bilancio di Roma è una questione non meramente economica e non riguardante soltanto l’Italia.
                  Uno strappo definitivo metterebbe a rischio l’intera euro-architettura. Ma in una fase segnata da spinte centrifughe, Bruxelles deve mostrare il suo peso negoziale ed è perciò finora stata intransigente. In tal senso, lasciano pochi dubbi le parole pronunciate ieri di fronte all’europarlamento dalla cancelliera tedesca Angela Merkel – alla guida del principale fra i paesi “creditori” dell’Eurozona. La quale ha affermato che “chiunque provi a risolvere i problemi creando altro debito, ignorando precedenti impegni assunti, mina la stabilità alla base dell’euro”. Oltre l’ortodossa impostazione economica tedesca, pesano sull’approccio di Berlino i fluidi equilibri politico-elettorali in Germania. Merkel non ha alcuna intenzione di far gravare sui propri contribuenti ed elettori l’aggiramento da parte dell’Italia dei vincoli posti dai Trattati Ue

                  1. “… Bruxelles deve mostrare il suo peso negoziale ed è perciò finora stata intransigente” …

                    sinceramente io faccio fatica a capire una simile affermazione anzi la trovo decisamente una contraddizione in termini

                    Altro che rischio per l’euro-architettura, questo è il suicidio dell’idea stessa di Unione Europea, tutto attorno a me tuona nelle forme più svariate e destabilizzanti è l’unica strategia possibile sarebbe quella di arroccarsi nel castello in difesa dell’euro-architettura ???

                    Forse il problema è proprio “In questo tipo di Europa”

            2. “Per me il redditto di citttadinanza e la quota 100 sono utili ai fini elettorali,… ma in pratica non sono attuabili alla faccia delle promesse”

              Posso capire le tue perplessita, certamente cio che più percepisco dalle tue parole è un totale ed incommensurabile pessimismo poiche la rappresentazione di uno stato sociale impossibilitato ed incapace di tutelare le classi più deboli è uno stato morto ed io non voglio arrendermi a questa rappresentazione.

                1. Al peggio c’è sempre alternativa.
                  Anche se non ci sono i numeri, tutto è meglio del peggio.
                  Ognuno fa la sua scelta di campo, a viso aperto (chi ci riesce) ribadirlo evita di esserne complici.
                  (in questo blog, quello che ne rimane, si leggono di ipocrisie imbarazzanti…)

                  Al CONDONO sull’abusivismo di Ischia c’è alternativa eccome!
                  il sostegno al reddito può essere un aiuto costruttivo o mero assistenzialismo sterile.
                  Anche litigare con l’Europa per sforare il deficit può avere un senso se serve come investimento per il lavoro e lo sviluppo,
                  diventa criminale se serve a distribuire denaro clientelare a finanziare promesse demagogiche o peggio, a creare pretesti per sovranismi scelleratii, antieuropeismo autolesionista magari per buttarsi tra le braccia di Putin e il circolo di Visegrad.
                  Ma tant’è….

      1. Luigi, la Pucciarelli ai diritti umani è qualcosa d’intollerabile. Perfino un deficiente capirebbe che una nazista ai diritti umani è da vomito. Una così non dovrebbe nemmeno stare in parlamento. Quando incontra Liliana Segre che fa? Abbassa lo sguardo?

      2. Ciao Luigi. Ti espongo la mia idea in proposito messo che ti possa interessare, Le due misure ( correttamente esposte ed applicate) avrebbero sicuramente un senso e la mia approvazione. Peccato che le nostre finanze pubbliche in questo momento non ce lo consentono. Quindi o ne fai una sola che abbia sostanza o le fai entrambe ma con risorse limitate e con risultati , ovviamente , molto marginali. Personalmente avrei optato per il solo reddito di cittadinanza. Quota 100 può aspettare come ho aspettato io i 66 anni e 7 mesi per andare in pensione. Tra l’altro con il reddito di cittadinanza non ci sarebbe neanche il rischio che una persona avanti negli anni perda il lavoro e si trovi un mezzo a una strada come con la Fornero.

        1. Ottimo punto di vista che ahimè cozza con la “necessita” da parte di entrambe le forze di Governo di “soddisfare” almeno in parte le promesse elettorali. Capisco che possa sembrare strano viste le politiche degli ultimi 25 anni ma è uno dei reali segni di cambiamento cercare, con decisione e coraggio, di rispettare gli impegni presi con il proprio elettorato

          Lasciami esprimere in ogni caso alcune perplessità sulle reali capacità delle nostre finanze, a mio giudizio la narrazione mediatica ed europea sulla manovra finanziaria e sulle condizioni economiche italiane con la quale si tenta di incanalare l’opinione pubblica è mendace e propagandistica.

          Nel merito sono dell’idea che il reddito di cittadinanza non deve essere visto e costruito come strumento di assistenza perenne per chi perde il lavoro ed ha poche speranze di rientrare nel mondo del lavoro per età o usura, ma come sostegno temporaneo che ha come obiettivo primario reinserirti nel mondo del lavoro.

          Quota 100 poteva pure essere rinviato alla prossima legge di stabilita (sempre che il governo duri) ma era in ogni caso prioritario dare un segnale di discontinuità ed attenzione nei confronti di chi perde il lavoro ed ha poche speranze di rientrare nel mondo del lavoro per età o usura e dare la possibilità di scegliere se continuare aumentando il proprio deposito contributivo o accontentarsi di quanto finora accumulato per dedicarsi ad altro.

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